Vajont, l'eco di Marco Paolini sui 60 anni. Manca ancora l'ufficialità sulla presenza del presidente Mattarella

Giovedì 24 Agosto 2023 di Simone Tramontin
Marco Paolini

LONGARONE - Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, non compare nel programma delle celebrazioni del 60. del Vajont.

Ma non per questo dovrebbe mancare. È solo questione di tempo, il sì ufficiale è atteso nei prossimi giorni. Il programma degli eventi che avvicinano all'anniversario della tragedia e di cui si è discusso ieri, nel Consiglio comunale a Longarone - si sta allargando a macchia d'olio. Anche se a sfumare sono proprio i dettagli degli eventi che gravitano attorno alla giornata del 9 ottobre, quella sulla quale saranno puntati, nemmeno a dirlo, tutti i riflettori. Luci, al momento, però del tutto spente: un programma ancora vago e dettagli da mettere a punto, prima di poter svelare davvero tutto. Specialmente, prima di poter svelare gli ospiti d'onore.

L'INCOGNITA
Già da tempo si vocifera sul possibile arrivo a Longarone del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella; una presenza che, se al momento non è stata ancora inserita ufficialmente nel programma delle celebrazioni, dovrebbe esserlo a breve, quando arriverà il sì definitivo da parte del Quirinale. Qualche riflettore è invece già stato acceso, almeno sull'evento clou di quella giornata. Riflettori di teatro, nello specifico, visto che sarà proprio un singolare evento teatrale a rendere omaggio alla tragedia. A Longarone tornerà - anche se soltanto con il pensiero - Marco Paolini, già celebre per la sua "orazione civile" datata 1997. Una rappresentazione rivisitata per l'occasione, una versione inedita dal titolo "VajontS" (la s, come nella lingua inglese, a indicare una pluralità di Vajont). Perché di Vajont, il 9 sera, ne saranno rappresentati in effetti 100 diversi, da Nord a Sud, in ogni angolo del Paese. A dare un'anticipazione sull'evento è il sindaco di Longarone, Roberto Padrin: «L'attore ha preparato un testo teatrale - spiega Padrin -, una rielaborazione della sua celebre orazione, trasponendola però in una chiave attuale. Sarà un evento nazionale, su larga scala: il testo verrà recitato, la sera del 9 ottobre, in contemporanea, in 100 teatri italiani. E alle 22.39 saranno tutti in collegamento con la chiesa di Longarone, in silenzio, per ascoltare il rintocco della campana». L'evento teatrale dimostra che la dimensione del ricordo viaggia ben oltre i confini bellunesi. «In occasione dell'anniversario -spiega Padrin-, non ci saranno eventi solo a Longarone o in provincia. Ce ne saranno molti in Veneto e in ogni parte d'Italia. È un fatto significativo: la memoria coinvolge tutti. È sentita da tutti. Ed è la cosa che colpisce infatti di più: dopo 60 anni, sono ancora altissimi l'interesse e l'attenzione verso questa tragedia. Lo conferma il fatto che abbiamo ricevuto in questi mesi un'infinità di proposte: eventi per celebrare l'anniversario, una pluralità di idee che coinvolge tutti i campi, dall'arte, alle pubblicazioni, ai convegni. E sono dispiaciuto che non abbiamo potuto accoglierle tutte».

IL PROGRAMMA
Nel Consiglio comunale di ieri, nel frattempo, è stato presentato il calendario degli appuntamenti: dai primi di settembre, si intensificherà la cadenza di mostre, esposizioni, eventi sportivi e momenti religiosi; iniziative destinate a protrarsi ulteriormente, fino ad aprile 2024, quando sarà organizzato un evento nazionale rivolto alle giovani generazioni. «Abbiamo colto l'occasione del Consiglio per anticipare una lunga serie di eventi che ci porteranno da qui a ottobre e anche oltre -conclude Padrin-. È una lista ancora da completare, alla quale se ne aggiungeranno diversi altri; direi almeno un terzo in più di quelli che abbiamo già programmato: proposte in ambito scientifico, culturale, sociale e anche psicologico. Temi importanti, non solo legati alla memoria ma anche spunti per guardare al futuro».
 

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