Il sindaco Padrin: «La vecchia Longarone in 3D? Un'emozione forte da valorizzare nel percorso della memoria»

Mercoledì 26 Aprile 2023 di Lauredana Marsiglia
Un frame del video in 3D della vecchia Longarone

LONGARONE - «Sicuramente un’idea da approfondire». Il sindaco di Longarone, Roberto Padrin, commenta il video in 3D con il quale Alberto Bidinot, di Azzano Decimo (Pordenone), ha voluto ridare un volto alla vecchia Longarone cancellata dal disastro del Vajont del 9 ottobre 1963. Una ricostruzione fatta basandosi su vecchie fotografie grazie alle quali è stato possibile rimettere assieme le tessere architettoniche della centralissima piazza Margherita. Un viaggio virtuale che ha raccolto centinaia di consensi online, perché tutti conoscono il disastro del Vajont ma quasi più nessuno sa com’era la Longarone originale, quella che venne cancellata dall’onda uscita dalla diga uccidendo 1910 persone.
«Devo dire che, guardandolo il filmato - prosegue il sindaco - ho realmente avuto la sensazione di aver fatto un salto indietro nel tempo. Un tempo che, ovviamente, io conosco solo attraverso le foto rimaste essendo nato successivamente al Vajont. L’impatto è sicuramente realistico, forte. Ora bisognerà capire se la ricostruzione sia effettivamente fedele all’originale. Questo filmato potrebbe sicuramente arricchire il nostro percorso della Memoria. Tempo addietro - ricorda Padrin -, assieme ad un gruppo di superstiti, avevamo avuto l’idea di creare una Longarone in miniatura, come l’Italia che c’è a Rimini, ma ci siamo resi conto che non si trattava di un lavoro semplice, in primis andava infatti trovata una giusta collocazione. Così l’idea è stata poi accantonata. Ma l’esigenza di ridare un volto alla vecchia Longarone è sempre presente».
Bidinot, infermiere di 37 anni e artista multimediale per hobby con alle spalle già decine di creazioni di città virtuali, ha voluto in questo modo rendere omaggio al 60esimo del disastro del Vajont che quest’anno vedrà la presenza anche del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. 
Il suo filmato rappresenta sicuramente una carta interessante da giocare nel quadro della “memoria”, perché esce dalla staticità delle foto per accompagnare il visitatore tra le strade e i palazzi di un tempo. Immagini in movimento che danno emozioni forti.
Intanto, il video, dopo la pubblicazione della notizia sul nostra giornale, ha visto schizzare in alto le visualizzazioni, cresciute del 30 per cento in poche ore, ma anche le condivizioni. Il filmato è caricato sulla pagina facebook Rebricked dove è possibile non solo navigare nella vecchia piazza ma anche visionare le immagini originali che hanno consentito di ricreare il paesaggio in 3D.
Bidinot si dice soddisfatto della risposta avuta dal pubblico, anche se la mission principale era ed è quella di rendere omaggio al 60esimo anniversario. Lui non era nato nel 1963, ma la storia del Vajont gli era arrivata come una fucilata al cuore con il racconto di Marco Paolini. Da allora ha cominciato a cercare sempre più informazioni sul disastro.
«E di certo - conclude - non mancherò alle celebrazioni».
 

Ultimo aggiornamento: 17:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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