Belluno. Turismo in forte calo. De Cassan: «Agosto potrebbe andare peggio addirittura di luglio»

Giovedì 10 Agosto 2023 di Claudio Fontanive
Belluno. Turismo in forte calo. De Cassan: «Agosto potrebbe andare peggio addirittura di luglio»

BELLUNO - Il turismo di agosto in generale col segno meno.

Lo si vede d'altro canto anche nel traffico sulle strade. E anche il turismo ferragostano sembra in evidente calo. Il presidente di Federalberghi Belluno, Walter De Cassan dice chiaramente: «Agosto potrebbe andare peggio addirittura del mese luglio, quando abbiamo avuto una forte afflusso di stranieri».


PRESENZE

D'altro canto i dati resi noti da Federalberghi Veneto parlano chiaro. Il tasso di occupazione delle camere in montagna per il mese di agosto arriva al 61,92 per cento. Se quindi la prima parte di stagione ha portato il sorriso negli albergatori del turismo dolomitico, agosto pare destinato a un'evidente flessione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando si era giunti al 76,44 per cento.

MORDI E FUGGI

L'inflazione e in rincaro dei prezzi ha influito evidentemente anche sul turismo dolomitico, e rimanendo praticamente invariati gli stipendi, il paniere per le disponibilità economiche per le vacanze si è evidentemente ristretto. Vacanze in montagna sì ma brevi e con meno spesa possibile. Questa pare essere la tendenza anche per i giorni a venire, come sottolinea il presidente Walter De Cassan: «In questi giorni il calo degli stranieri è fisiologico ma riscontriamo un forte calo di italiani, che in questi giorni richiedono eventualmente con permanenze brevi». Soggiorni limitati nel tempo e prenotazioni sempre più sotto data sembra ormai essere una consuetudine anche per il mese di agosto, quando invece in passato si prenotava con largo anticipo per il timore di non trovare disponibilità di alloggio. «Le prenotazioni sono sempre più last minute e addirittura si va nell'oggi per domani», continua De Cassan.

I PREZZI

«Molti clienti inoltre provano anche a chiedere sconti - le parole del presidente di Federalberghi - e ciò è normale, per una semplice consuetudine nel commercio: se non vendi hai la tendenza a calare il prezzo». Da qualche anno i prezzi inoltre sono molto dinamici e variano anche fra li giorni feriali e il fine settimana. »Con la consolidata realtà dei portali internet si è creata molta dinamicità rispetto a un tempo quando invece i prezzi erano praticamente fissi», spiega de Cassan. Cercare quindi la migliore occasione dell'ultimo momento su internet, ma molti cercano anche l'affare direttamente al telefono nella struttura ricettiva: «Non c'è il rischio che il prezzo più conveniente si trovi sul portale, un albergatore intelligente propone il prezzo migliore direttamente in struttura - ricorda il presidente -. Specie nel periodo di agosto è maggiormente in voga da parte del cliente la consuetudine di prenotare direttamente in hotel». Anche il turismo del mare non sembra essere da tutto esaurito anche in agosto, evidente complice il rincaro dei prezzi, anche nelle strutture alberghiere, come conferma il presidente di Federalberghi Belluno: «Il rincaro dei prezzi può aver influito su un agosto già di per sé molto caro. Ma qui in montagna non credo che abbiamo registrato rincari folli come letto nel resto d'Italia. Da quanto ho appreso, pare da noi si siano registrati i rincari più bassi d'Italia. Nel settore alberghiero della montagna, rispetto a due anni fa c'è stato un rincaro del 15 per cento circa, inevitabile per far fronte ai rincari di energia e materie prime».

SCENARI

Le prospettive per l'ultima parte di stagione: «Qualche prenotazione e un po' di interesse da parte della clientela per settembre sta arrivando ben sapendo che non sarà un periodo da tutto esaurito. In genere la clientela aspetta l'ultimo momento guardando anche il meteo. Se le condizioni climatiche saranno favorevoli possiamo ritenerci ottimisti, ma questa è una tendenza consolidata da tempo», conclude De Cassan.

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