Arabba, telefoni muti da quattro giorni, danni enormi per gli hotel: «Abbiamo oltrepassato il ridicolo»

Mercoledì 2 Agosto 2023 di Claudio Fontanive
Arabba, telefoni muti da quattro giorni, danni enormi per gli hotel: «Abbiamo oltrepassato il ridicolo»

LIVINALLONGO - Telefonare all'albergo, al b&b per prenotare o per richiedere informazioni sul soggiorno.

Oppure pagare il conto dei negozi e dei ristoranti con gli strumenti elettronici. Oggi è la prassi, ma non ad Arabba, dove la linea telefonica fissa da sabato è muta da quattro giorni. Un problema non da poco, che giunge proprio nel clou della stagione estiva, in cui si attende il massimo dell'afflusso turistico nella nostra provincia e anche nella località fodoma, particolarmente apprezzata dal turismo estero.


IL QUADRO

«Siamo ormai a quattro giorni di disagi spiegava ieri Walter De Cassan, presidente di Federalberghi Belluno e delegato Confcommercio di Livinallongo del Col di Lana - un'enormità in piena stagione con le attività che necessitano di servizi puntuali e funzionanti per gestire le prenotazioni, gli ordini, i pagamenti elettronici, gli adempimenti fiscali. Sappiamo che il sindaco Leandro Grones fin da subito si è attivato con chi di dovere ed ha espresso grande preoccupazione; ora però i tempi si allungano troppo e danni e disagi iniziano a pesare». «Per non parlare continua De Cassan dell'immagine che lasciamo alle migliaia di turisti ed escursionisti che frequentano Arabba in questi giorni ed i disservizi che loro stessi subiscono; pensiamo ad esempio ai pagamenti con carte di debito e di credito che, soprattutto per gli stranieri, vanno sempre per la maggiore».


L'APPELLO

Certo i disagi possono essere generati da eventi imprevisti, ma questi andrebbero trattati e con l'urgenza e la priorità del caso. Federalberghi e Confcommercio Belluno lanciano quindi un accorato appello affinché le linee telefoniche ed internet siano ripristinate in tempi brevissimi. Operatori economici, residenti e turisti in territorio fodom, stanno già pagando un duro prezzo per questi disservizi, che si ripercuoteranno inevitabilmente nel bilancio globale della stagione. «Anche dovesse risolversi tutto nelle prossime ore - conclude De Cassan riportando le lamentele e preoccupazioni dei nostri associati mi sento di affermare che i tempi sono troppo lunghi per un periodo cruciale proprio a cavallo tra luglio ed agosto nel pieno della stagione turistica. Disagi che tra l'altro hanno purtroppo interessato anche altre zone dell'Agordino».


LA TESTIMONIANZA

Manuel Roncat titolare dell'hotel Marilena di Arabba racconta: «Da quattro giorni non suonano i telefoni fissi, ma le bollette arrivano regolarmente. Passiamo da un disservizio all'altro, ciò è ridicolo oltre che incomprensibile. Segnalare il guasto è stata un'odissea, già a partire da sabato scorso quando abbiamo chiamato le assistenze tecniche non ricevendo da loro nessuna risposta, se non dall'ufficio commerciale; se vuoi attivare una linea te la aprono subito. Ovviamente non si riesce neanche a effettuare il trasferimento di chiamata dalla linea fissa a quella mobile anche se in qualche maniera nel nostro hotel riusciamo a far funzionare le email tramite una rete di backup». «Abbiamo oltrepassato il ridicolo - rincara l'albergatore - c'è anche l'ufficio turistico con la linea telefonica fissa non funzionante, In più non ci sono risposte dai centri di assistenza e quindi nessuno ci dice se e quando vera ripristinato il servizio, e se qualcuno ne risponderà». Si spera che le linee telefoniche vengano ripristinate nel più breve tempo possibile, ma si guarda già alle possibili perdite economiche: «Difficile dare una cifra - dice Roncat - penso potremmo stimare una perdita di clienti intorno al 15%. C'è infatti una parte consistente della clientela che utilizza il telefono per prenotare, magari con un occhio alle offerte dell'ultimo momento o alle previsioni meteo, e in assenza di risposta, tali utenti spostano inevitabilmente la loro destinazione in altre località. Abbiamo oltrepassato il ridicolo con questa situazione, non ho neanche più voglia di arrabbiarmi».

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