Minorenni messi sotto torchio: «Così abbiamo incastrato il pusher della movida»

Mercoledì 4 Agosto 2021 di Davide Piol
Movida in centro a Belluno

BELLUNO - Dovevano essere dei controlli anti-movida, nelle piazze e nei locali del capoluogo, invece si sono trasformati in una vera e propria caccia all'uomo. Tutti i ragazzi fermati dai carabinieri hanno indicato C.P., 48enne di Belluno, come il principale pusher della zona. Colui a cui «puoi chiedere ogni tipo di stupefacente». Così il Nucleo investigativo di Belluno, coordinato dal colonnello Marco Stabile, si è messo sulle sue tracce e la storia è parsa sospetta fin dall'inizio. C.P., operaio, con moglie e figlio a carico, usciva tutte le sere a cena e possedeva ben 4 auto, tra cui un'Audi Q7. La perquisizione ha poi risolto il mistero: a casa dell'uomo sono stati trovati quasi 2kg di hashish, mezzo etto di marijuana e 10 grammi di cocaina.

ARRESTATO VENERDÌ
Il 48enne, di origini campane, è stato arrestato venerdì scorso per detenzione e spaccio di sostanza stupefacente. Nell'udienza di convalida di lunedì mattina, in carcere a Baldenich, il gip ha disposto gli arresti domiciliari ed è potuto tornare a casa. L'avvocato Erminio Mazzucco non si è sbilanciato ma ha definito «collaborativo» il comportamento del suo assistito. È il secondo colpo, in due mesi, che i carabinieri mettono a segno nell'ambito del contrasto all'uso e allo spaccio di sostanze stupefacenti. A inizio giugno erano stati trovati 3 chili di hashish nella cantina di un pizzaiolo che abita a Ponte nelle Alpi. Ora, la quantità è addirittura aumentata.

DOPPIO COLPO DELL'ARMA
«Considerando le dinamiche di Belluno - ha commentato il comandante provinciale dei carabinieri Francesco Rastelli - direi che abbiamo inferto due bei colpi allo spaccio locale.

Parliamo di quantità che potevano soddisfare tranquillamente le esigenze della provincia per diverse settimane, tenendo conto del numero dei residenti, delle fasce d'età e quant'altro». I controlli sulla movida sono cominciati i primi di luglio perché - ha spiegato Rastelli - la voglia di libertà aveva portato il divertimento serale un po' sopra le righe e da lì, in 20-25 giorni di lavoro, abbiamo ottenuto questo risultato. Siamo stati fortunati perché abbiamo imboccato subito la strada giusta».

LE TESTIMONIANZE
Fondamentali le voci dei ragazzi, tra cui alcuni minorenni, che erano in centro a divertirsi e che, messi alle strette dai carabinieri, hanno vuotato il sacco sull'uomo che in quel momento riforniva l'intero capoluogo (e non solo). «Abbiamo iniziato l'indagine - ha raccontato Rastelli - per verificare se la notizia fosse fondata. Quindi attività di appostamento e di osservazione. Vedendo il tipo di vita che faceva, era un uomo dinamico, brillante, che usciva tutte le sere, ci ha fatto pensare che potesse essere il caso di fargli una visita a casa». C'era un forte contrasto infatti tra il lavoro che svolgeva (operario in un'azienda del territorio) e il tenore di vita che riusciva a mantenere pur essendo l'unico della famiglia a portare soldi a casa. Ciò nonostante C.P., che vive moglie e figlio in una casa popolare, ha 4 auto tra cui un'Audi Q7.

BLITZ CON I CANI
Il 30 luglio, dopo giorni di appostamenti, è scattato il blitz dei carabinieri con l'uso delle unità cinofile. A casa dell'uomo sono stati trovati 1,9 chilogrammi di hashish, 50 grammi di marjuana, 10 grammi di cocaina e tanto materiale per il confezionamento, oltre a bilancini di precisione. Il 48enne è stato arrestato, trasportato in carcere a Baldenich e tre giorni dopo messo ai domiciliari. È indagato per detenzione e spaccio di sostanza stupefacente. Gli accertamenti ora continuano. I carabinieri cercheranno di capire dove si riforniva, a chi la vendeva (se c'erano anche minorenni tra i clienti) e se aveva dei complici. La moglie, per ora, è stata esclusa dell'indagini.
 

Ultimo aggiornamento: 12:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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