Sindi Manushi, la sindaca-avvocato di origini albanesi: «Ho fatto decine di lavoretti per realizzare il mio sogno, conosco la fatica»

E' arrivata in Italia con la sua famiglia dall'Albania 22 anni fa. «Ora sono fra l'incredulo, l'emozionato e il commosso»

Martedì 16 Maggio 2023 di Giuditta Bolzonello
Sindi Manushi festeggia il risultato delle amministrative

PIEVE DI CADORE - Ore 14.40, esterno seggio a Pieve di Cadore. Arriva una signora in la con gli anni, certificato elettorale in mano sorride a chi incontra dicendo: «Ieri non sono uscita ma oggi voto, è un dovere e poi largo ai giovani». È la sintesi perfetta del risultato del voto amministrativo nel paese di Tiziano che porta nel palazzo una sindaca di appena 31 anni ed una compagine nuova dove le donne sono in maggioranza. Sindi Manushi ha vinto anche se era la sola in gara, compito ancora più arduo anche se è stato agevolato dal quorum portato al 40%. «Domenica sera alla chiusura della prima giornata eravamo sconsolati, non abbiamo dormito ma lunedì invece le cose si sono messe al meglio; tanta gente è venuta a votare, anche molte persone anziane, sono loro le più attaccate al voto», assicura Manushi.
Sconfitto il quorum ora è il momento della soddisfazione, così la nuova sindaca di Pieve di Cadore, prima di lei era stata Maria Antonia Ciotti che l'ha molto sostenuta: «Sono tramortita e molto soddisfatta, contenta dopo la preoccupazione di ieri sera, non mi aspettavo tanta affluenza oggi, mi sembra un sogno ma non c'è tempo per fantasticare.

Ho già parlato con alcuni uffici, ci sono questioni urgenti da portare avanti ed io non mi tiro indietro di certo».

LA FESTA
Il gruppo di Pieve Futura esulta e festeggia, «ci troviamo per un brindisi con le nostre famiglie nel bar della mia frazione, Nebbiù ma credo che ci sarà modo di farlo anche con la popolazione», anticipa fresca di nomina, alle 17 e qualche minuto c'è stata la proclamazione, perché dopo il tour della campagna elettorale ci sarà il giro frazionale per ringraziare ed ascoltare istanze e richieste. A tal proposito, appena eletta qual'è la questione, l'argomento che più di altri vorrebbe affrontare al più presto? «In questi giorni ai seggi allestiti nella scuola elementare mi è stato chiaro che questa struttura ha bisogno di intervento - risponde la neo sindaca -, è impellente la messa in sicurezza, questione che è già stata presa in carico dall'amministrazione uscente, dico: partiamo dal bene dei più giovani».

LA SODDISFAZIONE
Le congratulazioni dei colleghi del gruppo, l'abbraccio dell'amica del cuore, Isabel Da Cortà diventata consigliera. I più soddisfatti di certo sono i genitori della sindaca, «sono fra l'incredulo, l'emozionato e il commosso - confida Sindi Manushi che ricorda a breve una data importante per la famiglia arrivata in Italia dall'Albania - il 19 maggio festeggiamo 22 anni di vita a Pieve di Cadore, mai avrebbero immaginato quanto è accaduto alla loro figlia, sono orgogliosi ma anche preoccupati anche se li ho abituati ai miei ritmi, li ho preparati in anni di impegni vari fra studi, volontariato, lavoro».

IL SINDACO-AVVOCATO
Studi universitari e poi il lavoro, avvocato civilista, spiega: «Esercito la professione che sognavo da bambina e per arrivare a farlo ho dovuto nel mezzo svolgere altre decine di lavori e lavoretti, tra i più disparati. Conosco la fatica e so anche che è l'unica via per raggiungere le cose belle, per chi come me non ha santi né padrini». Grande passione per la cosa pubblica: «Io penso che amministrare la cosa pubblica sia un'attività sacra e, come tale, deve essere affrontata con la massima serietà e dedizione. Ho intrapreso questo percorso spinta dall'urgenza di fare qualche cosa di buono per il mio paese, con umiltà e senza promesse roboanti, mettendo a disposizione la mia formazione e la mia energia da trentenne».

L'ATTACCO
Alla vigilia del voto Manushi aveva affidato ai social l'amarezza per un manifesto strappato, unica contestazione visibile di una campagna elettorale che non le ha risparmiato altre cattiverie. Cosa le ha fatto più male? «Mi hanno detto che sono straniera, donna, troppo giovane». Intende denunciare l'episodio del manifesto rovinato? «No, ho fatto una campagna elettorale serena, quello che è stato è stato, mettiamo una riga ed andiamo avanti. Pieve Futura è nata non per strappare ma per ricucire».
 

Ultimo aggiornamento: 17 Maggio, 10:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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