Sale operatorie allagate in ospedale: trasferiti i pazienti di Rianimazione

Mercoledì 3 Luglio 2019 di Eleonora Scarton
L'ospedale Santa Maria del Prato di Feltre
Nottata all’insegna dell’emergenza all’ospedale di Feltre. Allagamenti e traslochi d’urgenza al Santa Maria del Prato di Feltre. Un problema all’impianto idraulico e nella notte all’ospedale cittadino è scattato l’allarme tanto da costringere la direzione medica a correre ai ripari chiedendo “ospitalità” per alcuni pazienti sia al San Martino di Belluno che al nosocomio di Camposampiero in provincia di Padova.
Nella notte tra ieri e lunedì si è rotto un tubo dell’impianto idraulico, allagate le sale operatorie della ginecologia del Santa Maria del Prato di Feltre e a rischio i pazienti del reparto di rianimazione sottostante che sono stati trasportati, in ambulanza o con l’elicottero verso il capoluogo e l’ospedale patavino.  L’Unità operativa di terapia intensiva e rianimazione è stata così temporaneamente chiusa. Le postazioni attrezzate della rianimazione, dopo un preventivo trasloco dei pazienti sono state ricavate in altri locali dell’ospedale idoneamente allestite per evitare un’interruzione del servizio necessario anche per le degenze post operatorie. 
I FATTI 
Il guasto che ha messo un subbuglio il Santa Maria del Prato si è verificato durante la notte fra lunedì e martedì nella zona delle sale operatorie della ginecologia in quel momento chiuse perchè non erano previsti interventi chirurgici nè di routine nè d’emergenza. «La rottura – spiega la direzione ospedaliera – ha comportato l’allagamento delle sale operatorie della ginecologia e ha interessato anche alcuni locali dell’unità operativa di rianimazione». Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco del distaccamento di Feltre e la squadra di emergenza dell’Usl Dolomiti che hanno messo in sicurezza gli spazi. Locali che a causa dell’allagamento, sono diventati temporaneamente inutilizzabili. Cosa abbia causato la rottura del tubo al momento non è ancora certo. I tecnici si sono incontrati ieri pomeriggio per fare un sopralluogo e capire se e quali danni si sono riscontrati oltre all’inevitabile assorbimento dell’acqua da parte dei muri. Nelle prossime ore si saprà anche quando l’ospedale potrà tornare alla normalità, riaprendo sale e unità operativa a pieno regime.
LA GESTIONE DEI PAZIENTI 
La prima preoccupazione dell’azienda ospedaliera è stata quella di gestire i pazienti ricoverati nel reparto di rianimazione. Ecco quindi che, nella notte di lunedì e nelle prime ore di ieri mattina i tre pazienti ricoverati sono stati trasferiti, in ambulanza o con l’elitrasporto, a Belluno (due) e a Camposanpietro (uno). Parallelamente il personale medico e tecnico del Santa Maria del Prato sanitari ha provveduto ad allestire idoneamente alcuni locali, sempre all’interno del nosocomio feltrino, che ospitano in questi giorni di emergenza il servizio di rianimazione così da dare continuità al servizio; per fare questo è stato necessario spostare letti e macchinari. Per quanto riguarda invece l’attività chirurgica e sanitaria dell’ospedale, l’azienda ospedaliera tiene a sottolineare che continua come da programma.
Ultimo aggiornamento: 08:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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