La città si tinge del tricolore, arrivano gli alpini: si parte con l'omaggio alle squadre del Vajont

Venerdì 16 Giugno 2023
La bandiera per accogliere gli alpini

BELLUNO - Oggi, 16 giugno, entra nel vivo il Raduno Triveneto degli alpini e sono già tante le penne nere già arrivate.

I primi tre appuntamenti aperti al pubblico sono sui temi fondamentali della manifestazione che ruotano attorno alla storia delle Truppe Alpine, al ruolo della Protezione Civile e alla celebrazione del 60° anniversario del disastro del Vajont. Il clou della giornata questa sera con lo spettacolo teatrale originale creato per raccontare la storia dei soccorritori, quei giovani alpini che accorsero per aiutare dopo il disastro e che gettarono le basi per la cultura della Protezione civile nel nostro Paese.

MUSEO DI VILLA PATT
Il sipario sulla grande kermesse triveneta delle penne nere si alzerà alle 14 nella sede del Museo del 7° Reggimento Alpini a Villa Patt di Sedico dove sono custoditi reperti e documenti che illustrano la storia del Reggimento che ancora oggi è di stanza a Belluno nella storica sede della caserma "Tommaso Salsa" di via Col di Lana a Belluno. Nel museo il materiale recuperato dalla caserma "Salsa" e consistente in numerose armi, cimeli vari, documenti e materiali contenuti in parecchie donazioni private. In tale sede fu ospitato sin dagli anni Trenta grazie alla sensibilità del comandante del 7° generale Carlo Ghe e la cura appassionata del maresciallo Rino Cazzoli. Tutto quanto conservato alla "Salsa" è stato posizionato poi nei locali di Villa Patt encomiabilmente ristrutturati dalla Provincia a cura del progettista e direttore lavori arch. Alberto Erseghe con la consulenza dello storico prof. Lucio Fabi e coadiuvato dal maresciallo Gianrodolfo Rottasso. La struttura museale dell'ottocentesca Villa Patt fu inaugurata dal presidente della Provincia Sergio Reolon il 2 giugno 2007. Per informazioni: 0437/83075 o 0437/959162 (uffici) oppure alla Sezione A.N.A. di Belluno 0437/942447, all'indirizzo e-mail belluno@ana.it o all'apposito link "Raduno Triveneto 2023" del sito internet www.belluno.ana.it.

LA CITTADELLA
I riflettori del Raduno poi si sposteranno sul Parco Città di Bologna dove alle 17 sarà inaugurata la Cittadella della Protezione Civile, che è sempre uno dei fiori all'occhiello più ammirati e frequentati in occasione delle Adunate nazionali. In esposizione saranno tutti i mezzi e le attrezzature a disposizione dei volontari della Protezione Civile con la possibilità per il pubblico di venire a contatto diretto con gli addetti per le opportune spiegazioni. La cerimonia sarà aperta dagli interventi del presidente sezionale Lino De Pra e del coordinatore della protezione civile, Ivo Gasperin. Sono previste le partecipazioni dell'assessore regionale di settore Gianpaolo Bottacin e della sua collega all'istruzione-formazione-lavoro Elena Donazzan, del sindaco di Belluno Oscar De Pellegrin, del neo eletto vice presidente nazionale dell'Ana, Carlo Balestra. Saranno presenti anche responsabili a vari livelli dei Campi Scuola, la fortunata iniziativa istituita dall'Associazione per avvicinare i giovani al mondo degli alpini fornendo loro stimoli e informazioni per intraprendere eventualmente un interessante percorso di vita e di servizio alla collettività.

SPETTACOLO TEATRALE
La giornata di venerdì terminerà al Teatro Comunale dove alle 21 andrà in scena lo spettacolo "Il Corpo e l'Anima", uno spettacolo teatrale organizzato da Giampaolo Fioretti e Alessandra Lazzaro per la regìa di Bruno Lovadina. Interprete della drammaturgia scritta ad hoc per il Raduno sarà l'attore bellunese Sandro Buzzatti con la partecipazione di Marina De Luca e del Coro Minimo Bellunese diretto da Gianluca Nicolai. L'ingresso sarà libero con prenotazione al gazebo allestito in piazza dei Martiri per la vendita dei gadget della manifestazione. Alla serata è prevista la presenza, tra gli altri, anche del presidente nazionale dell'Ana, Sebastiano Favero e di alcuni componenti del Consiglio nazionale dell'Associazione. Lo spettacolo ripercorre le varie tappe dei più significativi interventi degli alpini nelle calamità che si sono succedute dal disastro del Vajont del 1963 all'alluvione del 1966 sino al terremoto in Friuli del 1976, ovvero lungo il filo conduttore di eventi che vogliono dimostrare quale è stato il germogliare lento e inarrestabile della cultura della Protezione civile nel nostro Paese sino ad arrivare ai giorni nostri con l'emergenza Romagna alla quale lo stesso Raduno testimonierà la vicinanza degli alpini nella sfilata di domenica prossima.                                      

Ultimo aggiornamento: 17 Giugno, 10:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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