BELLUNO - La Squadra Mobile di Belluno ha eseguito un provvedimento di divieto di dimora nel territorio provinciale, emessa dal Gip su richiesta della Procura della repubblica, nei confronti di una donna di origine cinese, dimorante a Milano, accusata di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. La donna è indagata per avere partecipato alla direzione, gestione e amministrazione di una casa di prostituzione dietro il "paravento" di un centro di massaggi.
L'ipotesi di indagine ha avuto una prima conferma verso la fine di ottobre 2022, quando un cliente chiamò il 113 dicendo di essere ostaggio di tre donne cinesi all'interno del centro, a causa di una lite con loro sul prezzo per le prestazioni. All'arrivo della polizia, le donne si erano date alla fuga. Il centro si pubblicizzava in vari siti d'incontri on-line, e gli incontri venivano gestiti via telefono dalla donna, che veniva a Belluno perlopiù verso la fine del mese, in concomitanza con l'avvicendamento delle donne. A febbraio è stata controllata alla stazione di Belluno e trovata in possesso di 6.590 euro in contanti. Ieri, nel corso della perquisizione al centro, è stata sequestra la somma di 4.460 euro in contanti, nascosta in un interstizio.
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