Pista da bob, la Provincia abbandona Cortina a favore di Innsbruck. Ma il presidente non segue la sua maggioranza

Mercoledì 27 Settembre 2023
Una parte del progetto della ristrutturazione della pista da bob di Cortina per le Olimpiadi invernali 2026

BELLUNO La Provincia di Belluno si schiera contro la pista da bob di Cortina d'Ampezzo, chiedendo che sia valutata concretamente l’ipotesi di spostare le gare delle Olimpiadi invernali 2026 a Innsbruck. Ma è stata una presa di posizione che ha spaccato, come non era mai successo prima, il consiglio provinciale di Belluno (il centrodestra è uscito dall’aula), e che ha diviso lo stesso centrosinistra che aveva proposto l’ordine del giorno, con il presidente Roberto Padrin che si è astenuto, mentre quasi tutta la sua maggioranza ha votato a favore.

Ieri è accaduto che lo stesso consiglio che un anno fa aveva espresso un parere esattamente contrario, a maggioranza (5 favorevoli, nessun contrario, due astenuti, tre usciti dall’aula e una consigliera assente giustificata) ha chiesto agli organi competenti - Fondazione Milano Cortina 2026, Governo e Regione Veneto - di valutare la fattibilità di utilizzare la pista già esistente a Innsbruck. La mozione ha avuto come primo firmatario Paolo Perenzin, ex sindaco di Feltre, ed è stata presentata dai consiglieri del gruppo “Provincia Comune 2030”.

LE POSIZIONI
Uscito dall’aula, il centrodestra ha motivato la decisione di non appoggiare l’ordine del giorno: «La pista da bob non può diventare un tema di distrazione di massa. Occuparsi oggi, fuori tempo massimo, del tema dell’impianto a servizio delle Olimpiadi invernali 2026, è un ottimo esercizio politico, ma siamo sicuri sia di utilità per le comunità bellunesi? Nel marzo 2022 il consiglio provinciale ha deliberato favorevolmente il proprio appoggio. Cosa è cambiato oggi? Dal nostro punto di vista nulla. E un ordine del giorno su un tema di competenza statale rischia di essere pura filosofia». Padrin ha invece distinto due piani: «Il piano di cittadini, associazioni, società civile, comunità locale; e il piano dell’amministrazione provinciale, che anche senza avere competenze dirette può e deve raccogliere il sentire popolare ed esprimere il proprio parere. Se il primo è facile, immediato, il secondo è più complesso e non è giusto che si presti a strumentalizzazioni. Oggi quindi ci troviamo davanti a un progetto di una pista che non è priva di dubbi e punti critici, su tutti l’aumento dei costi di realizzazione e di gestione. Ma va detto chiaramente che nel dossier olimpico non è mai stata messa in dubbio la presenza della pista». Sconcertato Gianluca Lorenzi, sindaco di Cortina: «Sono molto sorpreso per l’atteggiamento della Provincia di Belluno. Mi meraviglia soprattutto che questo voto arrivi ora, in questo momento e in questo modo. Ricordo che la Provincia aveva fatto il massimo possibile, per sostenere la candidatura ai Giochi 2026, nella consapevolezza di quanto poteva comportare».

Ultimo aggiornamento: 28 Settembre, 10:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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