Addio a Tiziano Milano, il primario che umanizzò la Psichiatria

Martedì 4 Gennaio 2022 di Eleonora Scarton
Addio a Tiziano Milano, il primario che umanizzò la Psichiatria

FELTRE - Si è spento domenica all'età di 89 anni Tiziano Milano, apprezzato primario della psichiatria del Santa Maria del Prato di Feltre.

Persona tanto mite e riservata, quanto grande professionista apprezzato nel mondo medico non solo per la sua professionalità ma soprattutto per la grande umanità che da sempre ha dimostrato ai suoi pazienti. Originario di Feltre, nato nel 1932, dopo aver affrontato gli studi medici, decise di tornare nella sua città per dedicare la vita professionale all'ospedale cittadino, dove ha svolto servizio per oltre trent'anni, dal 1961 al 1991, anno in cui andò in pensione. Per un decennio è stato anche primario della Psichiatria di Feltre. Professione medica che ha condiviso con la moglie Margherita Rita Franceschi, anch'essa medico di medicina a Feltre (primo medico donna della nostra provincia), mancata nel 2015. Tra le passioni di Tiziano, il sollevamento pesi che lo portò in età giovanile a fare anche qualche competizione, e le incudini che per anni ha collezionato.


IL DOLORE DEI FIGLI

Milano, malato ormai da diverso tempo, lascia i figli Laura e Michele e le rispettive famiglie. Ed è proprio la figlia Laura che ha voluto salutare il papà con un messaggio: «Grazie. Grazie Tiziano per esserci rimasto accanto così a lungo, e per aver accompagnato tutti noi sulle scale che salgono e per le scale che scendono». Tiziano fa parte di una famiglia molto conosciuta in città. Figlio di Bruno Milano, pittore conosciuto a livello nazionale e non solo, e fratello di Vanda Milano, direttrice per tanti anni del manicomio di Feltre e prima parlamentare donna del bellunese (contribuì alla stesura della legge Basaglia), sposata con un altro ex parlamentare, Paolo De Paoli. Domani, alle 15.30, l'ultimo saluto all'obitorio dell'ospedale di Feltre con una semplice cerimonia.


IL CORDOGLIO

Ad esprimere il proprio cordoglio è stata l'azienda Ulss 1 Dolomiti, per mezzo del suo direttore generale Maria Grazia Carraro: «Uomo mite e di ampia cultura, era molto stimato per l'approccio umano, la disponibilità all'ascolto e la gentilezza nei modi sia con i pazienti che con i loro familiari. Ha accompagnato l'evoluzione delle cure in ambito di salute mentale, guidando la trasformazione nell'approccio alle cure. L'Ulss porge alla famiglia le più sentite condoglianze». Anche l'amico Gianmario Dal Molin ha voluto ricordarlo: «Molti ricorderanno il dottor Milano come ottimo psichiatra, umano, disponibile attento ai molteplici aspetti di una disciplina ardua e complessa i cui disturbi non si limitavano all'aspetto comportamentale e psichico della malattia ma a quello relazionale e sociale. Forse sfuggirà invece il fatto che egli è stato con la sorella Vanda uno dei protagonisti della riforma della psichiatria locale, assumendosi la grave responsabilità di mettere in piedi in tutta la provincia i nuovi servizi psichiatrici di diagnosi e cura, trasformando i semplici ambulatori itineranti in veri e propri servizi clinici di tipo ospedaliero. Feltre infatti ancora una volta e anche in questo campo è stata fra le prime Ulss a chiudere progressivamente il manicomio e concorrendo subito a impiantare servizi stabili di riferimento clinico e sociale. Ma Milano è stato fra i non molti psichiatri a capire l'importanza delle strutture alternative e ad aiutare la nascente casa per ospiti e le altre strutture intermedie, fornendo loro il necessario supporto psichiatrico esterno».
 

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