Calcio in lutto: morto Dal Soler, uno dei padri dell'Union Feltre

Venerdì 12 Gennaio 2024 di Eleonora Scarton
Mario Dal Soler

SOVRAMONTE (BELLUNO) - Il mondo del calcio in lutto. Si è spento ieri mattina, 11 gennaio, Mario Dal Soler, conosciuto nel Feltrino per il suo impegno nel portare alto il nome della tra provincia in ambito calcistico. Partito dal Sovramonte in terza categoria, è arrivato fino alla serie D con l’Union Feltre.

Persona dal carattere forte e determinato, ha lasciato un profondo vuoto nella comunità. I funerali si terranno lunedì 15 in Duomo a Feltre. Come da volontà espressa da Mario, non fiori, ma eventuali offerte saranno devolute alla cardiologia dell’ospedale di Feltre. 

LA FIGURA 
Mario Dal Soler, 69 anni (ne avrebbe compiuti 70 a marzo), era originario di Sovramonte ma abitava a Tomo di Feltre. Padre di due figli, Devis e Arianna, attualmente viveva con la compagna e la figlia Giulia. Legatissimo ai nipotini, sono loro ad avergli dato la forza di combattere fino all’ultimo. Nelle scorse ore però, il quadro clinico già compromesso per varie patologie si è aggravato, portandolo alla morte. A livello professionale Dal Soler si è distinto nel mondo sindacale. Si era approcciato al sindacato alla fine degli anni Settanta come delegato alla Pandolfo Alluminio. Aveva dunque mosso i primi passi con la Filca, la Federazione di categoria degli edili, di cui è stato operatore negli anni Ottanta, per poi trovare la sua “casa” sindacale nella Fisascat, la categoria del commercio, turismo e servizi, di cui è stato per due mandati Segretario generale. Successivamente è entrato nella Segreteria regionale veneta della Fisascat, per poi rientrare a Belluno nel 2005 in Segreteria confederale Cisl. 

SPORT E VITA 
Lo sport per Dal Soler era la vita. Una carriera durata quasi 50 anni iniziata nel l1977 quando ha esordito come dirigente del Sovramonte Calcio in terza categoria. Nei primi anni ’80 la fusione con il Lamon e la nascita del Nico Si che raggiunse la prima categoria. L’avventura di Dal Soler nell’altopiano durò fino alla stagione sportiva 1997-98 quando decise di prendersi un anno sabbatico, dedicandosi però all’attività di aiuto giudice sportivo a Belluno. Nel 2000 Dal Soler torna in pista e diventa dirigente della neonata Ripa 2000 (nata dalla fusione tra Nico Si e Fp 92) che dopo otto anni diventa Union Ripa La Fenadora. È in questo frangente che Dal Soler incontra Nicola Giusti, allora presidente del Seren La Fenadora e oggi vicepresidente della Dolomiti Bellunesi. «Ci siamo incontrati in occasione della fusione tra il Seren La Fenadora e il Ripa 2000 e non ci siamo più lasciati. Da allora è stata una lunga cavalcata che ci ha portato, attraverso momenti più o meno felici, ad approdare in serie D con l’Union Feltre». Ed è proprio nel periodo dell’Union Feltre che Dal Soler ha chiuso la sua carriera di dirigente sportivo. Difficile per Nicola Giusti ricordare Mario in quanto sono tanti i momenti che insieme hanno condiviso in questi anni. «Quello che posso dire è che aveva molto a cuore il settore giovanile. Ma teneva anche alla gestione della società ed alla correttezza dei modi di operare. Il carattere forte che lo contraddistingueva faceva si che questi aspetti, sotto la sua guida, eccellessero”. 

I RICORDI 
Una figura forte, carismatica, che sicuramente mancherà al calcio bellunese. «Dirigente di grande competenza, affidabilità e disponibilità, ha sempre avuto un occhio di riguardo per la cura e lo sviluppo del settore giovanile. Il presidente Paolo De Cian, il vice Nicola Giusti e l’intera dirigenza si stringono alla famiglia» il ricordo della società Dolomiti Bellunesi. Il numero 1 della FIGC di Belluno, Orazio Zanin, ha ricordato il trascorso di Dal Soler come delegato assembleare con la Federazione: «ci mancherà un uomo carismatico e di spessore che, con tante altre persone, ha portato il calcio feltrino e bellunese ai vertici del calcio veneto».
 

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