Belluno. Mauro Viale muore soffocato da un boccone, la Procura apre un'inchiesta

Viale si trovava con alcuni amici in un agriturismo quando gli è andato un boccone di traverso. Quando sono arrivati i soccorsi era troppo tardi

Lunedì 24 Ottobre 2022
Mauro Viale, è stata aperta un'inchiesta sulla sua morte

TAMBRE - Sarà un'inchiesta della Procura di Belluno a stabilire se Mauro Viale, 57enne di Mestre, è morto per una fatalità, venerdì scorso in Cansiglio, o se avrebbe potuto essere in qualche modo salvato.

La Procura ha comunque dato il nulla osta, dal momento che il funerale è stato già fissato: sarà mercoledì alle 9 nella chiesa di viale San Marco a Mestre.

Il dramma

Mauro Viale lavorava in un ipermercato di Marcon, a pochi chilometri da casa, e venerdì scorso, insieme con alcuni amici, aveva deciso di passare alcune ore sul Cansiglio, ai confini fra le province di Belluno, Treviso e Pordenone. Il gruppo aveva passeggiato a lungo nei boschi, in una stagione nella quale i colori degli alberi, il cosiddetto foliage, sono particolarmente affascinanti. Poi gli amici erano tornati verso la piana del Cansiglio ed erano andati al bar Bianco, un agriturismo in comune di Tambre, che a quell'ora era particolarmente affollato. Si siedono, ordinano e poco dopo Viale comincia a non sentirsi bene: è stato un boccone di carne, andato di traverso, che improvvisamente gli provoca una tosse e poi gli impedisce di respirare. Sia il gestore sia gli amici avrebbero cercato di soccorrere il 57enne mestrino. Pare che nel locale qualcuno abbia anche tentato di eseguire la manovra di Heimlich, che serve per aiutare le persone nella situazione di Viale, ma senza successo. Fatto sta che quando l'elicottero del Suem arriva, dopo quasi un'ora stando ad alcune testimonianze, per Viale non c'è più nulla da fare: l'uomo è già morto. E a quel punto entrano in scena anche i carabinieri, che sentono i testimoni e cercano di ricostruire quello che è avvenuto nei momenti fatali per il 57enne.

La disperazione

È stata una dottoressa del Suem a estrarre il boccone dalla gola di Viale, ma ormai era troppo tardi. E così, quella che era stata una giornata spensierata per il gruppo di Mestre e per molte altre persone che avevano scelto il Cansiglio e il bar Bianco per rilassarsi, è diventata una giornata di dramma e disperazione. E la disperazione è arrivata velocemente anche a Mestre e a Marcon, fra i colleghi dell'ipermercato Rossetto (l'ex Carrefour) dove lavorava la vittima. Un uomo che tutti descrivono come una persona sorridente, che saperva farsi voler bene da tutti e che in pochi minuti è stato ucciso da quella che potrebbe essere stata una tragica fatalità.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci