BELLUNO - L'imbiancata di queste ore non basta a far partire la stagione sciistica sull'intera Marmolada dal ponte dell'Immacolata.
GLI APPORTI
La spiegazione meteorologica è di Arpav: «Negli ultimi giorni sono caduti 25-35 centimetri di neve fresca a 2.000 metri nelle Dolomiti e a 1.600 metri nelle Prealpi con locali massimi di 45 centimetri. La quota neve/pioggia è stata variabile fra i 750 e i 1.700 metri di quota anche domenica e questo ha condizionato gli apporti di neve». Secondo i riscontri della stessa Agenzia regionale, a Ra Valles e cioè nell'area più alta di Cortina d'Ampezzo sono stati registrati 22 centimetri, a Passo Falzarego 20, sulle vette di Falcade ed Arabba 25, a Col dei Baldi in Val Zoldana 30. Ma in certi punti la temperatura è salita e così è caduta pioggia, come ad esempio a Malga Ciapela, che pure è situata a 1.400 metri.
LA VALUTAZIONE
Questo ha imposto una valutazione sul calendario, che ha portato al rinvio di un paio di settimane per le funivie Malga-Banc, Banc-Serauta e Serauta-Punta Rocca. «Fino a domenica sera puntavamo all'8 dicembre spiega Patrick Pomarè, direttore della società Marmolada ma per ora non ci sono le condizioni. Abbiamo così spostato tutto al 22 dicembre, tenendoci però di manica larga, nel senso che potremmo anticipare un po' se fossero confermate le nevicate previste per il prossimo weekend. Il fatto è che metà pista non dispone dell'innevamento artificiale e quindi c'è bisogno di uno strato naturale maggiore». Fino a ieri sera Dolomiti Superski annunciava ancora per l'8 dicembre il via dello skilift Campo Scuola e della seggiovia Padon, ma la decisione definitiva verrà presa oggi. «Non è sicuro che ce la facciamo per l'Immacolata precisa Marco Grigoletto, amministratore delegato di Sofma perché l'area è molto battuta dal vento. Comunque la pista è la stessa, per cui l'apertura dei due impianti scatterà insieme. Invece ad Arabba siamo già operativi grazie all'innevamento artificiale: facendo parte del Giro dei 4 Passi, abbiamo fatto uno sforzo in più per riuscire a preparare le piste. Il rincaro energetico è oggettivo, le bollette sono triplicate, anche se i decreti hanno bloccato i costi fissi. Ma in questo frangente dobbiamo sobbarcarci questo carico, altrimenti non ripartiamo più. Ad ogni modo come presidente di Anef Veneto posso dire che noi impiantisti stiamo discutendo con il Governo su ulteriori sostegni al settore».
IL CAROSELLO
Considerando l'intero carosello delle Dolomiti, attualmente sono attivi gli impianti Falzarego e 5 Torri nel comprensorio di Cortina e molti di quelli di Arabba: Porta Vescovo, Burz, Le Pale, Campolongo, Cherz 1, Lezuo, Maria, Fodom, Carpazza, Alpenrose, Arabba Fly e Portados. Fra gli altri, è inoltre funzionante Pecol/Pian del Crep nell'area del Civetta. Per chi volesse arrivarci con gli sci o a piedi, infine, l'8 dicembre riaprirà malga Federa a Cortina: la proprietà fa sapere che i 30 centimetri di coltre fresca «non sono ancora sufficienti per battere la pista con il gatto delle nevi».