ROCCA PIETORE - A cinque mesi dalla strage, la Marmolada può ripartire. Al momento è annunciata per l’8 dicembre l’apertura degli impianti sul massiccio dove il 3 luglio era avvenuto il tragico crollo del seracco, costato la vita a 11 alpinisti, con la conseguente chiusura dell’area per 20 settimane. La nevicata di ieri fa ben sperare per la ripresa della stagione sciistica, anche se le antenne in montagna devono rimanere sempre accese: a una manciata di chilometri di distanza, in giornata si è già verificata una valanga.
LA SLAVINA
I CENTIMETRI
Comunque sia, i fiocchi bianchi sono caduti in diverse località del Bellunese: 7 i centimetri registrati a Falcade, 6 ad Arabba, dove al suolo ce n’erano già 42 per cui adesso la coltre sfiora il mezzo metro. Arpav ha rilevato che il limite della neve è risultato molto variabile in relazione all’intensità dei fenomeni e all’esposizione allo scirocco: mediamente 1.500-1.600 metri, localmente 1.700 in Alpago, ma nelle valli dolomitiche più chiuse anche 1.000-1.200 metri. Copiosa la nevicata a Rocca Pietore, cioè sul versante veneto della Marmolada, dov’è dunque attesa la conferma del via agli impianti per il ponte dell’Immacolata, come preventivato dal consorzio Dolomiti Superski per quanto riguarda la seggiovia Padon, lo skilift Campo Scuola e le funivie Malga-Banc, Banc-Serauta e Serauta-Punta Rocca. La decisione definitiva dovrebbe essere presa oggi, quando sarà chiaro se è caduto un quantitativo sufficiente anche nella parte alta del ghiacciaio, dove l’impianto di innevamento artificiale non è così potente come quello posizionato più in basso.
LE ASPETTATIVE
Alte le aspettative del territorio. «Arriviamo da anni molto difficili – commenta Andrea De Barnardin, sindaco di Rocca Pietore –. Prima c’è stata la tempesta Vaia, di cui siamo stati l’epicentro. Neanche il tempo di prendere fiato ed è esplosa l’emergenza Covid. Poi è scoppiata la guerra in Ucraina, con le sue pesanti ripercussioni sul costo delle materie prime in un’area già difficile di suo qual è la montagna. Quindi c’è stata la sciagura del 3 luglio. Ora speriamo assolutamente di riuscire a ripartire. Per questo confidiamo anche negli eventi». Mercoledì si terrà la festa per l’accensione dell’albero, mentre dal 28 al 30 dicembre si svolgeranno i mercatini di Natale e le ciaspolate fra gli abeti secolari.
IL RICORDO
Intanto per santa Barbara, patrona dei vigili del fuoco, la Provincia di Trento ha espresso un sentito ricordo delle vittime, ma anche dell’impegno prestato dai volontari. «Non sapevate a cosa sareste andati incontro ed avete rischiato la vita per salvare i feriti e recuperare i corpi di chi non ce l’ha fatta», ha detto il presidente Maurizio Fugatti.
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