Addio al "Comandante": Renzo Malacarne ucciso da una malattia a 63 anni

Domenica 3 Ottobre 2021 di Raffaella Gabrieli
Renzo Malacarne ucciso da una malattia a 63 anni

LAMON - Lamon in lutto per la scomparsa di Renzo Malacarne, conosciuto come il professo battaglia per aver avviato, negli anni, varie istanze a favore della promozione del proprio amato territorio.

Dopo un anno di malattia, una di quelle che purtroppo danno poca speranza, il 63enne ex impiegato comunale ha dovuto cedere. E dire addio ai suoi tanti sogni come ad esempio viaggiare, cucinare e, soprattutto, riproporsi in ambito politico, la sua passione più profonda. zCiao Renzo - afferma il sindaco Ornella Noventa - Mancherai a tutti. A me per i tuoi preziosi consigli, in termini amministrativi e anche di governo. Alla popolazione intera di Lamon per la tua capacità di creare un confronto schietto e dialettico sulle sorti dell'altopiano. Grazie per tutto quello che hai fatto». 

LA BRUTTA NOTIZIA

Ieri pomeriggio la brutta notizia ha fatto presto il giro del paese: «È morto il comandante», altro appellativo assegnatogli per la sua vicinanza a Che Guevara. Malato da un anno, Malacarne ha lottato con tutte le sue forze. Anche se il dolore per la scomparsa del figlio Nicola, avvenuta pochi anni prima, lo aveva reso più fragile. «Era andato in pensione nel maggio 2020 - spiega il sindaco Noventa - e quasi contemporaneamente gli era stato diagnosticato un brutto male. Un duro colpo che però lui ha sempre cercato di affrontare con coraggio. Sostenuto dal figlio Daniele, e in ricordo dell'amato figlio Nicola, ha cercato di andare avanti. Purtroppo, però, oggi (ieri per chi legge) ha dovuto arrendersi. Sentirò tanto la sua mancanza: innanzitutto come consigliere ma anche come amico». 

CHI ERA

Malacarne, prima del pensionamento, era l'impiegato addetto alla segreteria del Comune di Lamon. «È stato prezioso, sempre corretto e propositivo - sottolinea Ornella Noventa - e pensare che anche lui, insieme a Nicola Pradel, si era candidato sindaco con la lista Vinceremos. Ma lui era così, istrionico e lungimirante, aveva la politica nel sangue, fin da quando, da giovane, militava nella Democrazia Cristiana. Ma era altrettanto rispettoso del prossimo: lo è stato ad esempio con me che in quell'occasione la spuntai». 

IL RICORDO

«Voglio ricordarti così - sottolinea Noventa rivolgendosi direttamente a Malacarne - con il tuo sguardo fiero e con quegli occhi di un azzurro intenso. Il tuo paesello lo hai amato veramente tanto e sempre alla tua maniera. Ma era proprio questo tuo modo di essere che ti rendeva unico. Per me, in questa avventura amministrativa, hai sempre avuto parole di incoraggiamento soprattutto nei momenti difficili. Ora il tuo cammino qui è finito ma sicuramente sarai il comandante di una barca che veleggerà in acque tranquille insieme al tuo amato Nicola».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci