SEDICO (BELLUNO) - Il tratto dell'Agordina alla Stanga all'altezza della Pissa, al limite settentrionale del Comune di Sedico, poco prima di entrare in quello di Agordo, è un rettilineo, chi risale la vallata, sulla destra ha il muro di roccia, sulla sinistra l'alveo del Cordevole. Un lungo tratto con poche curve che invita a pigiare sull'acceleratore, tanto più se è notte e non c'è nessuno. Deve averlo pensato anche un 47enne di Sedico che verso le 23.45 di domenica stava salendo verso Agordo da solo a bordo della sua Ford Focus. L'auto a un certo punto ha perso aderenza sull'asfalto sbandando e capottandosi più volte per finire la sua corsa ruote all'aria e intrappolando all'interno l'uomo. Pochi minuti dopo sull'auto rovesciata è piombata una Seat Leon guidata da un 37enne, anche lui di Sedico.
La corsa in ospedale
Il ferito è stato stabilizzato e poi caricato sul mezzo diretto all'ospedale di Belluno dove è stato ricoverato in prognosi riservata, le sue condizioni sono gravi per i politraumi causati dal ribaltamento della sua auto. Tutte da chiarire le cause del primo schianto, della sbandata che ha provocato il cappottamento della Focus: sarebbe da escludere la presenza in strada di un animale, proprio per l'alta parete di roccia che in quel tratto, per molte centinaia di metri limita la carreggiata a destra salendo verso Agordo. Per i carabinieri potrebbe trattarsi piuttosto di un colpo di sonno o di una distrazione. Su richiesta dei carabinieri, in ospedale, all'uomo sono stati eseguiti gli esami tossicologici per accertare le sue condizioni psico-fisiche al momento della perdita di controllo. Si tratta dell'ennesimo incidente che si verifica in quel tratto di strada dove proprio per i lunghi tratti rettilinei alternati da veloci semicurve gli automobilisti sono invitati a pigiare il pedale dell'acceleratore senza valutare le conseguenze che la velocità può determinare in queste circostanze.