Suocero e genero investiti a Foen: lei morì, l’uomo rimase gravemente ferito. Il caso è approdato in Tribunale

Imputato per omicidio stradale e lesioni un 85enne trevigiano raccontò di essere stato abbagliato dal sole senza poterli vedere

Sabato 2 Marzo 2024 di Olivia Bonetti
Suocero e genero investiti a Foen: lei morì, l’uomo rimase gravemente ferito. Il caso è approdato in Tribunale

FELTRE - Una perizia dimostra danni per quasi 50mila euro e strascichi con disturbi che si porta ancora dietro a distanza di oltre un anno. Si è aperto ieri in tribunale a Belluno il processo per l’investimento stradale di suocera e genero avvenuto il 22 dicembre 2022 a Foen: la donna morì, lui sopravvisse e ora sta portando avanti la battaglia in Tribunale per avere giustizia, assistito dall’avvocato Liuba D’Agostini.

Cosa accadde quel giorno

Alla sbarra con l’accusa di omicidio stradale e lesioni stradali Sergio Pavan, 85enne trevigiano di Montebelluna, difeso di fiducia dagli avvocati Enrico Genovese e Michele Bolzonello. Quel giorno Odilla Corrent con il genero Marco Dalla Gasperina stavano camminando a bordo carreggiata, fuori dalla sede stradale, sul manto erboso. Erano a Foen e stavano andando nella direzione contraria alle auto che stavano sopraggiungendo sulla Panoramica, così proprio come prevede il codice. Pavan non si sarebbe accorto dei pedoni, falciandoli uno dopo l’altro.

Odilla morì: aveva 87 anni ed era originaria del Casonetto. Marco Dalla Gasperina, ex direttore di banca, finì sotto l’auto riportando «un trauma cranico commotivo con frattura delle ossa nasali e policontusioni». Un quadro giudicato guaribile in 30 giorni, ma che ebbe uno strascico (documentato dalla consulenza effettuata dalla difesa) che si porta dietro ancora oggi. 

La vicenda davanti al giudice

Ieri la vicenda è approdata di fronte al giudice: ammesse le prove testimoniali e rinviato al 29 novembre per le prime deposizioni. Oltre a Dalla Gasperina, parte civile anche gli eredi di Corrent, assistiti dall’avvocato Roberta Resenterra. Nella prima udienza saranno sentiti il genero, ovvero uno dei due pedoni investiti, i carabinieri di Quero Vas intervenuti per primi e il medico Federica Campigotto del pronto soccorso di Feltre che arrivò per i soccorsi. Parlerà anche l’ingegnere Fabio Calzavara, nominato consulente dal pm, che ha accertato la dinamica con una perizia ricostruttiva dell’incidente. Sarebbe emersa la responsabilità esclusiva del conducente, che a oggi non ha mai avuto un giorno di sospensione della patente. L’uomo stava viaggiando al di sotto del limite di velocità, non stava usando il cellulare e era lucidissimo: a tradirlo, dice lui, sarebbe stato un abbaglio di sole. Per la difesa un unico teste, il consulente che ha partecipato perizia ricostruttiva: lui aveva concluso per un concorso di colpa dei pedoni.

Ultimo aggiornamento: 08:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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