Nell'incendio della casa hanno perso tutto: scatta la solidarietà

Martedì 25 Aprile 2023 di Daniela De Donà
L'incendio che ha distrutto il tetto della casa di via Bolzano e reso inagibili il resto degli appartamenti

BOLZANO BELLUNESE - “L'incendio non ha lasciato nulla. E noi non possiamo restituire alla famiglia Da Rold le cose perse, ma tutti assieme possiamo aiutarli a ricominciare.” Dicono già molto le parole con cui la comunità di Bolzano Bellunese si strige attorno a Jmmy (si scrive senza la i) la cui casa è andata a fuoco nella notte tra giovedì e venerdì. Tant' è che ora una raccolta fondi è aperta al seguente IBAN: IT17I0890411900011000005446, intestato ad Ana Gruppo S'ciara aiuto alla famiglia Jmmy Da Rold. Un andare incontro, dunque, che è stato corale, come avvenuto nella notte del fuoco, e che vuole continuare ad esserlo. Sono quattro le associazioni della frazione a nord della città a fare da capofila in questa richiesta ad aprire il portafoglio: “La Ricreativa”, di cui Jmmy e presidente, il Gruppo Alpini “S'Sciara” di cui Jmmy è consigliere, gli amici della “Velenosa”, gara di cui Jmmy è organizzatore, e i Donatori del sangue.

Ma a garantire collaborazione sono anche altre realtà, dal coro “Voci dai Cortivi” al Comitato degli Usi civici di Bolzano e Vezzano. Ed anche due impresari si dicono pronti a dare una mano nell'ottica della ricostruzione. Certo i tempi non saranno brevi, visti i danni, per un totale ripristino dell'edificio a tre piani: quello superiore – dove abitavano i Da Rold al civico 201 di via Bolzano - è andato totalmente distrutto, con 15 sfollati.

LO STATO DELL'ARTE

Grande è l'affetto per la famiglia Da Rold: ora, privi di casa, a vivere provvisoriamente in un B&b di Bolzano oltre a Jmmy ci sono la moglie Milena e i tre figli (uno studente universitario a Trieste, uno iscritto alla Scuola del legno di Sedico, e uno alla media Ricci di Belluno). Qualcosa si è già fatto. In tempi brevi – grazie alla fattiva collaborazione di Vigili del fuoco, Carabinieri e Amministrazione comunale - è arrivato il permesso per poter stendere un telone sul tetto a protezione degli interni, Lo scopo è volto almeno alla salvaguardia dei due appartamenti al primo piano, dove abitava Ruggero Da Rold, il papà di Jmmy (ora ospite della figlia Michela a Sedico) e al piano terra, abitato da affittuari. Ora si attende il dissequestro totale dello stabile per rendere poi agibili questi locali.

TUTTI PER UNO

Nella frazione ai piedi della Schiara si cerca, insomma, di fare corona intorno: “Jmmy è un orgoglioso, ma non possiamo stare con le mani in mano, adesso, insomma è il momento della restituzione di ciò che ha dato – a dare voce al sentire comune è Alberto Segato, organizzatore della tradizionale corsa La Velenosa - deve recedere, quindi, dall'orgoglio di fronte alla gravità della situazione. Noi siamo qui, pronti per togliere le macerie, e a portare fuori i mobili che si sono salvati.” Non parole al vento: già le scene degli amici, caschetto in testa, nelle prime ore dopo l'incendio, sono state commoventi a vedersi. Il quarantenne Jmmy, dopo tanti anni da panettiere, lavora in una ditta in Alpago. Il suo tempo libero è dedicato al volontariato: dalla pulizia dei sentieri alla posa, nel periodo natalizio, delle luminarie sul campanile della chiesa di Bolzano bellunese. “Il Comune di Belluno si è attivato subito e lo sta ancora facendo”, precisa il consigliere comunale, Massimo Garzotto, organizzatore, insieme a Jmmy, della “Crono del VII Alpini” che si corre a luglio e della Cronoscalata del monte Terne” che si corre a settembre. E' lui a sottolineare ancora come l'intera comunità sia disponibile: “L'intera frazione si sente coinvolta nella difficile situazione. Ed è normale che ci sia la volontà di essere solidali, perchè Jmmy è una persona bellissima: dove serve Jmmy c'è. Sempre. Ora tocca a noi.” 

Ultimo aggiornamento: 26 Aprile, 08:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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