Salvataggio Ideal: passa la proposta Banca Finint che assorbirà tutti i 450 dipendenti

Sabato 26 Marzo 2022 di Eleonora Scarton
I lavoratori Ideal di Trichiana

BORGO VALBELLUNA - La cordata di imprenditori veneti acquisirà lo stabilimento Ideal Standard di Trichiana. È questo quanto è stato deciso ieri pomeriggio nel corso di un tavolo in regione del Veneto fra le parti. Determinante nel far scegliere questa offerta è stato l’accordo occupazionale: la cordata ha deciso di assorbire tutto il personale occupato nel sito produttivo di Trichiana. Il tavolo si riaggiornerà il 14 di aprile. Sarà Banca Finint e la cordata di imprenditori veneti ad acquisire il sito produttivo di Trichiana. È questo quanto emerso dal nuovo incontro del tavolo regionale di monitoraggio relativo al percorso di reindustrializzazione del sito Ideal Standard di Trichiana, presieduto dall'assessore regionale al lavoro Elena Donazzan. Il tavolo di monitoraggio è servito per fare il punto rispetto al percorso del processo di reindustrializzazione, condiviso tra le parti, con particolare riguardo allo stato di avanzamento dell’approfondimento della proposta avanzata dalla cordata composta da Banca Finint, e dagli imprenditori veneti Leonardo Del Vecchio, con la holding di famiglia Delfin; Luigi Rossi Luciani, con la holding Luigi Rossi Luciani Sapa; e Bruno Zago, con la sua società Zan-Fin Srl. Nello specifico, il tavolo ha preso atto che le parti hanno raggiunto un accordo di massima sui termini e le condizioni chiave per l’acquisto dello stabilimento di Borgo Valbelluna e del marchio Ceramica Dolomite. Rispetto a questi elementi di novità è stato dato mandato alle parti di chiudere l’accordo con la cordata veneta. “Gli elementi dell’accordo raggiunto con Ideal Standard per l’acquisto dello stabilimento di Borgo Valbelluna e del marchio “Ceramica Dolomite”, sono un passo importante verso la formalizzazione dei contratti che dovrà avvenire negli stretti tempi tecnici necessari – afferma Enrico Marchi, presidente di banca Finint -. Ora proseguiremo con il massimo impegno lungo questo percorso oramai tracciato affinchè sia di soddisfazione per tutte le parti coinvolte”.  Uno dei nodi che ha rallentato il tavolo in queste settimane è stato quello occupazionale. Nodo che è stato sciolto. Come spiega il sindacalista Bruno Deola, “Nel piano industriale presentato inizialmente era prevista l’assunzione di 330 persone (sui 450 attualmente impiegati a Trichiana). Con l’accordo raggiunto saranno assorbite tutte le maestranze, e sarà poi creato uno scivolo per coloro che si avvicinano alla pensione. È un primo grande passo per i lavoratori che da mesi attendono risposte. Il piano prevede la salvaguardia occupazionale di tutti i 450 dipendenti e la tutela di un territorio strategico per la Regione e per il sistema Paese. Il Mise continuerà a monitorare l’evolversi della situazione”, dichiara la Viceministra al Mise Alessandra Todde. A lei fa eco il ministro bellunese Federico D’Incà: “L’accordo di massima per il passaggio di proprietà ed il rilancio dello stabilimento Ideal Standard di Trichiana rappresenta un passo molto importante per il futuro della ceramica sanitaria e del territorio. Adesso continueremo a seguire gli ultimi passaggi. L’obiettivo è chiaro: grazie alla solida cordata veneta si vuole ripartire con grande determinazione per rilanciare la fabbrica e valorizzare le grandi competenze dei lavoratori di Trichiana”. “Confidiamo nel buon esito di questa operazione - prosegue D’Incà -. Il lavoro è il frutto di un lungo percorso su cui mi sono impegnato personalmente, sia nella fase di accordo con la precedente proprietà, sia nel coinvolgimento della nuova cordata Finint composta anche dal cavalier Del Vecchio, a cui è stato presentato un progetto ritenuto valido e affidabile.

Fondamentale si è rivelata la sinergia tra istituzioni, imprenditoria, sindacati e amministratori locali che hanno sempre creduto nelle potenzialità dell’azienda e nei valori della Ceramica Dolomite”. 

Ultimo aggiornamento: 17:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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