Zaia, la diretta: riaperture anticipate, vanno sperimentate. Irresponsabile chi esce senza mascherina

Domenica 19 Aprile 2020
La diretta del governatore Zaia

Coronavirus Veneto. La diretta di oggi del governatore Luca Zaia. Ecco cosa ha detto il presidente veneto oggi, domenica 19 aprile, su Facebook.
Riaperture anticipate, l'uso delle mascherine in fase 2, le mascherine adesive, la proposta di alcune Regioni del Sud di vietare gli spostamenti tra Regioni, la situazione nelle case di riposo venete, la data delle prossime elezioni regionali tra i temi trattati.

Il bollettino di oggi, 19 aprile. Ancora contagi in Veneto: +243 nelle ultime 24 ore e 18 vittime.  In isolamento domiciliare ci sono 11.913 persone ovvero 700 meno di ieri.

E i  deceduti  raggiungono un totale di 1087 dal 22 febbraio, 4.638 invece i negativizzati virologici. Da oggi i pazeinti in terapia sono 184  meno di quelli ricoverati per tutte le altre patologie. E' quanto si legge nel bollettino odierno della Regione Veneto.

Mascherine. «Le mascherine sono la conditio sine qua non, si riparte dalle mascherine, cioè dalla sicurezza. Chi esce senza indossarle è un irresponsabile, la gente è molto sensibile a questo tema. Quando in Veneto vediamo che su 10 mila medici gli infettati pesano per l'1,3%, e non è un campione "normale", con distanza sociale zero, si capisce che la riapertura parte dalle mascherine. A proposito: noi come Regione non abbiamo speso un euro per i 10 milioni di mascherine, sono state a costo zero».

Mascherine adesive. «C'è chi, dal Veneto, mi manda un tutorial per far vedere che ha brevettato una mascherina adesiva: te la metti quando vai dal barbiere o dalla parrucchiera e quando hai finito te la togli. Queste sono idee valide. Non lo sono invece tutti questi video che propongono tutorial su tutto, tutti esperti all'improvviso».

Riaperture. «Abbiamo chiesto al premier Conte linee guida nazionali e abbiamo chiesto che non ci siano complicazioni burocratiche per i cittadini. La mia posizione è: se c'è supporto scientifico, che si riapra. In Veneto c'è un trend da 2 settimane di attenuazione della tendenza del contagio. I tempi delle riaperture? Speravo e spero in un segnale del governo prima del 4 maggio, altrimenti il 4 maggio è la deadline, la data ultima. E' chiaro che se si vogliono sperimentare riaperture anticipate in aprile c'è bisogno di un nuovo Dpcm perchè vanno indicati i codici Ateco dei settori interessati».

La frenata del governo «Il premier Conte ha detto no ad anticipare la data del 4 maggio davanti alla cabina di regia? (di cui Zaia non fa parte n.d.r.) Non saprei. Manca ancora qualche giorno da qui al 4 maggio, ci sono decisioni sperimentali che nel frattempo si possono prendere».

Spostamenti tra Regioni. «Vietare gli spostamenti tra Regioni? Campania e Puglia lo vorrebbero, ma qui è Sud contro Nord. La vedo difficile nel momento in cui riapri le aziende. Cosa fai? Sopprimi anche i treni? Che proposta è?».

Case di riposo. «Abbiamo testato tutti i dipendenti della Sanità (circa 60.000) e case di riposo (30.000 ospiti e 30.000 lavoratori diretti e indiretti), in tutto circa 120.000 persone: ogni 10 giorni tutto il personale verrà ritestato. Domani l'assessore Lanzarin farà il punto. Ci sono case di riposo, ad esempio Farra di Soligo, Follina, Arzignano e molte altre, a zero contagi». I dati dicono che c'è un 6% di ospiti positivi e il 3.1% degli operatori positivo. 

Scuole. «Ribadisco la mia contrarietà, le scuole diventano veicoli di potenziale contagio. Certo che per i genitori è difficile riprendere a lavorare, con i figli a casa da scuola. Ma la soluzione va trovata a livello nazionale. Qualcuno dice di confidare nell'aiuto dei centri estivi, tuttavia in queste condizioni ho molti dubbi che riapriranno».

Test sierologici. «Quelli svolti da laboratori privati possono essere considerati attendibili? Il test basato sul prelievo del sangue è quello più complicato e laborioso. Sono validi? Sì perchè immagino che il privato che li farà, certificherà la fonte».

Elezioni Regionali. «Ho ben altri pensieri che andare a votare. Dico che ci sono 6 Regioni e un bel po' di Comuni che scadono a fine maggio. Ad oggi ci sono due ipotesi sul tavolo: la proroga per legge di Regioni e Comuni in scadenza fino a novembre con relativo pagamento delle indennità, oppure andare al voto il prima possibile, cioè ai primi di luglio. Questa seconda è la posizione dei governatori. Se è vero che il 4 maggio si riapre, vuol dire che a luglio la gente si sarà mossa. Sembra ci sia una proposta del governo per andare alle urne nelle sole Regioni a luglio: sarebbe una soluzione intelligente visto anche che l'Oms si aspetta da settembre, e di certo nel prossimo autunno, una seconda ondata del Coronavirus. C'è anche un'altra proposta, quella di votare il 15 settembre: personalmente sono perplesso. Cosa fai una campagna elettorale che inizia a Ferragosto? Raccogli le firme per le liste in pieno agosto? Mi sembra di vivere in un altro mondo».


IL PUNTO DI IERI Luca Zaia: «Se fosse per me riaprirei tutto il 4 maggio, già pronto un piano per partire anche prima. Lavoriamo per le spiagge, ma senza box in plexiglass» Video

 

Covid. Zaia: Irreponsabile chi esce senza mascherine

Coronavirus Veneto.Riaperture anticipate, l'uso delle mascherine in fase 2, le mascherine adesive, la proposta di alcune Regioni del Sud di vietare gli spostamenti tra Regioni, la situazione nelle case di riposo venete, la data delle prossime elezioni regionali tra i temi trattati.


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Il Coronavirus tornerà in autunno

«Il tema del ritorno del Covid-19 in autunno è realtà»: il governatore del Veneto concorda con la posizione del professor Walter Ricciardi. «Abbiamo fatto un incontro con gli assessori veneti per parlare della proiezione su settembre-ottobre - spiega - . Dovremo tutti essere a quel punto in perfetta forma fisica e molto performanti dal punto di vista sanitario». Zaia sottolinea che da settembre ci si deve aspettare «una fase 3 con una reinfezione acuta». Dunque, per il governatore, è necessario «essere ancora più performanti: i tamponi saranno le nostre munizioni». «Abbiamo fatto - conclude - più tamponi della Corea e della Lombardia».

«Saremo più preparati, dobbiamo avere consapevolezza che il virus non se ne va, ha una sua stagionalità, o meglio, è ubiquitario e continuerà a girare. Noi ci prepariamo con l'artiglieria pesante: tamponi, terapie intensive, Covid Center e tutto quello che serve in caso di necessità, siamo pronti a schierare un migliaio di posti in terapia intensiva. L'anticorpo immunizzante non è detto che sia perenne, da quello che sappiamo fino ad oggi l'immunizzazione va attenuandosi. La Fase 3 ci sarà e sarà "perenne", c'è sempre il rischio della mutazione del virus».

 

Coronavirus, Ricciardi: "Certa seconda ondata epidemica in autunno"

Una seconda ondata di in autunno, "più che un'ipotesi è una certezza. Fino a quando non avremo un vaccino ci saranno nuove ondate o, speriamo, tanti piccoli focolai epidemici che andranno contenuti. Per questo è molto importante non accelerare le riaperture: in caso contrario la seconda ondata invece di averla più avanti rischiamo di subirla prima dell'estate".


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Ultimo aggiornamento: 16 Aprile, 00:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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