Alpago. Lupo fa razzia di asini: ne divora quattro a pochi passi dal centro abitato

Domenica 6 Agosto 2023 di Giovanni Santin
Lupo fa razzia di asini: ne divora quattro

BELLUNO - Ancora il lupo, anzi: i lupi, viste le vittime: ben quattro. Ancora in Alpago. Ancora a pochi passi dal centro abitato.

La novità sta forse nel fatto che questa volta gli animali hanno superato una rete alta un metro e ottanta, ben più alta dell'altezza consigliata e ritenuta sufficiente per lasciare gli animali in sicurezza. Il lupo, insomma, non perde il vizio. E nella notte fra venerdì e sabato ha colpito ancora a Cornei, in Comune di Alpago, a due passi da Puos. Tre le asine trovate morte dopo essere state azzannate, una malconcia e destinata a morire è stata soppressa dopo le valutazioni fatte dalla Polizia Provinciale; il quinto animale, un maschio, pur ferito, si salverà. Disperato il proprietario Silvano Costa: «Abbiamo superato ogni limite», dice ricordando che sono più di venti anni che alleva asini.

LE DIFESE

Ormai nessuno sa più come difendersi: «I pallini di gomma? Non servono a niente dice Daniele Saviane, presidente della Riserva di caccia dell'Alpago che riferisce quanto accaduto la notte precedente all'amico Costa sia perché i soli abilitati ad usare queste armi e queste munizioni sono gli agenti della stessa Polizia Provinciale, sia perché il lupo si abitua anche a questo deterrente e ne prende le misure». Altri, chiedendo che il loro nome non venga riportato per paura delle reazioni, dicono che «ci vorrebbero ben altri pallini». Dice Saviane: «Ormai abbiamo capito che il lupo è un animale intelligente. E a parte il fatto che il numero di quelli che possono sparare pallini di gomma è limitato e che essi dovrebbero fare la guardia in attesa del lupo per tutta la notte, il lupo una volta colpito se ne andrebbe semplicemente altrove. Qualcuno dice che è colpa degli allevatori che non mettono in campo le giuste misure? Ma se è stato fatto tutto quello che viene raccomandato!». A giudizio di Saviane il lupo prenderebbe le misure anche alla gragnuola di pallini, senza problemi: «Come di fatto si è abituato ad altri strumenti di deterrenza, alla stessa corrente pur presente anche sul recinto di Costa; o all'altezza che viene superata senza troppe difficoltà, come dimostra anche l'episodio della notte scorsa». Se infatti l'altezza consigliata dalla Regione come sufficiente per difendersi è di un metro e quaranta, in questo caso essa raggiungeva quasi i due metri (ndr, un metro e ottanta centimetri). «In un paese poco distante da qui, ma sempre nella conca dell'Alpago aggiunge il presidente della Riserva di caccia un allevatore ha fatto scoppiare non uno, ma una serie di petardi per allontanare il lupo che era nelle vicinanze. Risultato? L'animale ha continuato a gironzolare senza problemi».

LA SCOPERTA

La mattanza di Cornei è stata scoperta ieri mattina da un ragazzo del paese che era uscito presto per una corsa verso la Valturcana, la strada che da Cornei sale sino a Tambre. E lì, all'altezza di una piccola deviazione che porta verso la località Valar, ha avvistato un primo asino ucciso. Una volta avvisato, Costa si è subito allarmato anche per le sorti degli altri animali di proprietà e recandosi sul posto ha scoperto che balzato dentro il recinto il lupo aveva compiuta una vera e propria razzia. Un episodio che non solo segue i tanti che nel corso dell'estate stanno punteggiando la conca, ma che arriva a soli due giorni da due altre uccisioni, sempre di asini, poco distante da Cornei, in località Molini, nei pressi di Schiucaz.

I CONTROLLI

«Quali considerazioni faccio? Che il lupo deve essere controllato chiude Daniele Saviane e il fatto che sia un animale protetto a livello europeo non ci aiuta a difendersi e non mette gli allevatori nelle condizioni di poter continuare a fare il loro lavoro e a gestire in sicurezza gli animali. Oltre al fatto che si capisce subito che il territorio sta cambiando: le pecore non vengono più lasciate libere e l'erba è ormai incolta in molti punti».

Ultimo aggiornamento: 17:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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