Berlusconi, il testamento: a Marta Fascina 100 milioni, una villa e la residenza ad Arcore, le ipotesi più accreditate

Giovedì 15 Giugno 2023 di Mario Ajello
Berlusconi, il testamento: a Marta Fascina 100 milioni, una villa e la residenza ad Arcore, le ipotesi più accreditate

Lo chiamano il nodo Fascina, o meglio: l’enigma Marta. Che all’indomani del funeralone di Berlusconi entra nel vivo perché tra poco, e forse anche oggi stesso, si aprirà il testamento del Cavaliere.

In quelle pagine c’è scritto il destino di Marta - quanto o prenderà? E che cosa, anzi che casa, le sarà lasciata? - dal punto di vista finanziario-immobiliare ma c’è anche un’altra parte, non economica ma politica, del suo destino. Ed è riassumibile così: che ruolo avrà in Forza Italia?

Il ruolo in Forza Italia

Per ora è stata la musa del Cavaliere, la confidente anche politica e quella che, discretamente ma neanche poi tanto specie negli ultimi tempi, ha promesso suoi amici e protetti nei posti di responsabilità dentro il partito con il Cavaliere che la lasciava fare. Ma ora Silvio non c’è più, e dunque quanto e per quanto tempo la Fascina conterà nel partito azzurro? Lei a chi in questi giorni le ha chiesto del suo futuro ha risposto: “Ora che il Presidente  non c’è più, starò molto di più a Roma e frequenterò molto di più la Camera dei deputati”, dove è stata eletta in un collegio siciliano e dove a causa degli impegni di cura del Cavaliere non l’hanno vista praticamente mai. Potrebbe avere, Marta, una nomina parlamentare che la impegni e le dia un ruolo. Tra le ipotesi c’è questa: eleggerla presidente di una commissione bicamerale - alcuni di questi organismi sono ancora senza guida - e dentro Forza Italia c’è chi spinge perché venga affidata a Marta la presidenza della Commissione d’inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere. “È una secchiona e saprebbe fare benissimo questo ruolo”, che è stato per esempio molto ben svolto a suo tempo da Mara Carfagna. 

Arcore diventerà un museo?

Altra ipotesi - o magari è solo una suggestione ma circola nel mondo orfano di Silvio - più spettacolare e molto onorifica sarebbe questa: trasformare Villa San Martino, ad Arcore, in una sorta di museo del berlusconismo, in una fondazione ovviamente privata della famiglia e dei figli che però possa avere una funzione pubblica per coltivare la memoria del Cav, contenere la sua immensa quadreria, diventare sede di convegni non solo politici e storici ma perfino scientifici considerando la ricchezza biologica dei giardini di quella  residenza. Dove tra l’altro c’è il mausoleo in cui saranno depositate le ceneri di Berlusconi e anche quello potrebbe diventare un luogo visitabile. I figli ancora non hanno deciso, e chissà se mai lo faranno, su questo ma nel caso affidare la responsabilità di tanta impresa a Marta potrebbe essere - soprattutto per Marina - il modo migliore per onorare la memoria paterna. Delegando a Marta l’accudimento non  più di Silvio in vita ma di Silvio passato alla storia. 

I 100 milioni

Chi invece nel giro berlusconiano fa calcoli più materiali non fa che chiederei quello che ieri al funeralone si chiedevano un po’ tutti: la Fascina avrà gli stessi venti milioni di euro che il Cav lasciò a Francesca Pascale quando si separarono? Avrà probabilmente molto di più Marta, e si azzarda una cifra che è questa: 100 milioni. Esattamente - si ironizza nel partito - a quanto ammonta il debito di Forza  Italia.  Quel che è certo è che, negli ultimi periodi della vita di Silvio, Marta è diventata un punto di riferimento importante anche per i figli del Cav. Amica di Marina, amica della moglie di Luigi.  Apprezzata per la dedizione totale che ha avuto nei confronti di Berlusconi, il quale negli ultimi giorni della sua vita ricordava continuamente ai familiari: “Mi raccomando  Marta, è buona e brava, consideratela una di noi”.  Ma senza il Cav per loro e per lei ovviamente lo scenario è cambiato. Come terranno fede ai voleri del genitore rispetto a Marta i figli che a lui lo hanno adorato e a lei comunque vogliono bene, se non tutti almeno alcuni?

La sintonia con Marina

La sintonia con Marina se vista platealmente durante il funeralone, tra baci, abbracci e scambi di lacrime. Che non parevano avere nulla di ipocrita. Anche perché è stato apprezzato il,passo indietro da parte di Fascina rispetto all’ipotesi del matrimonio con Silvio che sembrava fatto ma alla fine è stato bloccato da Marina e dagli altri. Berlusconi avrebbe desiderato sposare Marta, facendola diventare la sua terza e ultima moglie anche legalmente. Ma ciò che preoccupava gli eredi diretti - e per questo le nozze sono saltate - era la possibilità che Fascina potesse ottenere il controllo della Fininvest, di cui Berlusconi deteneva oltre il 60%, mentre solo una piccola parte era di proprietà di Marina e Pier Silvio. Se nei giorni scorsi c’era l’ipotesi che per la 32enne non ci sarebbe stato spazio nel testamento, ora secondo le indiscrezioni l’ultima compagna dell’ex premier ed ex patron di Milan e Monza, che lui stesso ha sempre definito come “moglie”, potrebbe vedersi riconoscere - come s’è detto - un’eredità da 100 milioni di euro, più la proprietà di una o due ville e magari il diritto di residenza nella casa di Arcore. 
Questo tipo di soluzione terrebbe Fascina fuori da Fininvest, cassaforte che in 30 anni è valsa 2,5 miliardi alla famiglia Berlusconi. Quanto al ruolo politico per Marta, non sarà più di tipo operativo - ossia la promozione di suoi fedelissimi nei posti che contano, come è stato per il terzetto Ferrante-Sorte-Benigni - ma di tipo più formale o parlamentare.

Ultimo aggiornamento: 19 Giugno, 09:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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