Carige, arrestati tre manager del Centro fiduciario: Berneschi avrebbe nascosto 13 milioni

Giovedì 17 Luglio 2014
Carige, arrestati tre manager del Centro fiduciario: Berneschi avrebbe nascosto 13 milioni
Cinque misure cautelari sono state eseguite dalla Guardia di finanza nell'inchiesta sull'attivit del Centro fiduciario di Carige. In carcere sono finiti Antonio Cipollina, direttore generale del Centro, Gianmarco Grosso, vicedirettore del Centro, e Marcello Senarega, procuratore finanziario. Ai domiciliari Giovanni Berneschi e la nuora Francesca Amisano (perquisite anche le loro case), già destinatari di misura cautelare nelle loro abitazioni per l'inchiesta sulla truffa alla Carige. Le accuse: riciclaggio e favoreggiamento.



L'inchiesta sul Centro fiduciario nasce da quella per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e al riciclaggio che aveva portato agli arresti dell'ex presidente di Banca Carige, Giovanni Berneschi e altre sei persone. Il Centro fiduciario, secondo l'accusa, era usato da Berneschi per far rientrare in Italia i capitali (13 milioni intestati anche alla moglie e alla nuora) che erano custoditi in Svizzera e ritenuti proventi illeciti.



Le nuove ordinanze di custodia cautelare firmate dal gip di Genova indagini per Cipollina, Grosso, Senarega, Amisano e lo stesso Berneschi riguardano una nuova tranche d'indagine che, secondo quanto appreso, vuol dimostrare come la Centro fiduciario Cf spa abbia costituito, in alcune occasioni, un crocevia strategico per la gestione di pratiche finanziarie che la Guardia di finanza definisce 'opache' riguardanti capitali di provenienza illecita.



Capitali che secondo le Fiamme Gialle sono riferibili anche allo stesso Berneschi. La Gdf infatti ha accertato che i vertici del Centro Fiduciario, sotto l'influenza di Berneschi che era vicepresidente del cda della società, tutelavano alcuni clienti, titolari di depositi di rilevante importo, tra cui lo stesso Berneschi e il suo nucleo familiare al punto di manomettere e nascondere documenti di operazioni finanziarie operate da alcuni clienti attraverso la Centro fiduciario perchè non finissero sotto i riflettori degli ispettori della Banca d'Italia e dell'Unità di informazione finanziaria durante le operazioni ispettive che hanno interessato la stessa società.




Tra le operazioni 'nascoste' dai vertici della Centro fiduciario spa, che hanno portato all'emissione di cinque provvedimenti di custodia cautelare,anche quelle relative ai rapporti fiduciari accesi a nome di Giovanni Berneschi e del suo nucleo familiare, nelle quali sono confluiti gli oltre 13 milioni di euro dell'ex presidente di Carige nascosti in Svizzera. Per questo, tra le altre contestazioni, Berneschi è accusato anche di dichiarazione dei redditi infedele avendo nascosto al fisco redditi per 13 mln euro.



«A nulla - si legge nella nota della Guardia di finanza - è valsa l'operazione di scudo fiscale fatta per tali somme dalla moglie e dalla nuora di Giovanni Berneschi in quanto si era proceduto ad una intestazione fittizia delle disponibilità finanziarie a nome delle due donne, nei confronti delle quali, per tali fatti, viene mossa l'accusa di riciclaggio».



Il reato di riciclaggio è stato contestato anche ai vertici direttivi della società fiduciaria assieme all'accusa di favoreggiamento e ostacolo agli organi di vigilanza.
Ultimo aggiornamento: 22:22

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