BELLUNO (7 dicembre) - Non vedo pi nulla. A Belluno ieri centinaia di telefonate a negozianti e antennisti hanno invaso l'etere con voci allarmate. La risposta? Una sola: Risintonizzate e abbiate pazienza. Tra le impostazioni dei decoder, la sintonia digitale andrà aggiornata spesso in questi giorni perché potranno esserci delle modifiche tecniche. Qualche canale potrebbe restare oscurato per un po' (al momento non si vedono ancora La7 e Mtv) e poi trovare la sua corretta posizione, ma niente paura.
Intanto, l'esercito di oltre 100 volontari nei Comuni che hanno aderito alla proposta lanciata dal Consorzio Digital Tech Concept (una ventina sui 46 della provincia passati fino ad ora al digitale) è entrata in azione ieri pomeriggio e, si presume, ne avrà per tutta la settimana, se non oltre. «Abbiamo ricevuto circa 500 telefonate, soprattutto di persone anziane» dice il portavoce del Consorzio, Stefano Balbinot. I volontari hanno seguito un corso e hanno un tesserino di riconoscimento. Non si presentano a casa se non dopo aver fissato un appuntamento, che va preso telefonando al proprio Comune. Si aggiungono alle 26 aziende di antennisti specializzati che hanno lavorato dal primo mattino alla tarda serata per cercare di risolvere i problemi più gravi. In qualche caso a Safforze e Mussoi alcuni impianti hanno avuto bisogno di essere sistemati, ma sono casi rari.
«Molti, oltre a dimenticare di fare la sintonizzazione, posizionano in maniera scorretta i cavi, ma solo un 7-8 per cento necessita di un intervento sull’impianto» segnala Balbinot. I disguidi, quindi, spesso si possono risolvere leggendo meglio le istruzioni. «Resta comunque alto il rischio truffe e nei prossimi giorni non mancheranno segnalazioni - assicura il portavoce -. I professionisti del Consorzio hanno firmato il patto con la Regione per un massimo di 40 euro per ogni prima installazione, ma applicano 30 euro come tariffa». Anche se fra le segnalazioni di ieri spicca quella di un’anziana che in Alpago ha pagato 130 euro a un elettricista solo per l’installazione del decoder. Giornata impegnativa, quella di ieri, soprattutto per i tecnici delle diverse emittenti che hanno dovuto eseguire, a mano, prima lo switch off, chiudendo di fatto le trasmissioni in analogico, e poi riaccendendo il ripetitore per il digitale.
Un guasto tecnico agli impianti sul Col Toront, in Nevegal, ha raddoppiato il lavoro. Un’infiltrazione di acqua in un cavo ha annullato quanto già eseguito al mattino presto. I tecnici di Tele Belluno hanno raggiunto il ripetitore con una motoslitta, così come quelli delle altre emittenti. Mai si erano visti tanti mezzi tutti insieme fra il Brigata Cadore, il Toront e il Visentin. L’operazione è stata abbastanza difficoltosa a causa della nevicata in corso e della scarsa visibilità. Tutto regolare, invece, per l’accensione dei ripetitori sul Col Perer, sopra Lamon, la cui strada era percorribile quasi fino in fondo, a Fonzaso, Soverzene... insomma sui dieci impianti che portano il segnale di Tele Belluno nelle tv di Belluno, Val Belluna e Feltrino. Dal primo pomeriggio in poi però il segnale è tornato anche a Belluno.
Ieri è stata sicuramente la giornata clou con quello che i tecnici sperano sia stato il giorno più impegnativo. Oggi sarà la volta del Basso Agordino, giovedì si accenderanno i ripetitori nella parte da Alleghe in su. Il 10 toccherà ai ripetitori del Tudaio e del Rite. Prove tecniche sono state effettuate ieri anche in Cadore, causando dei disguidi, subito rientrati, ai telespettatori. In quel caso le condizioni meteo saranno fondamentali, in quanto gli impianti sono raggiungibili solo con l’elicottero. Passaggio riuscito anche per l’altra emittente bellunese, Antenna Tre, che nella giornata di ieri ha raggiunto la maggior parte del territorio della provincia.
Ultimo aggiornamento: 19 Marzo, 09:56
© RIPRODUZIONE RISERVATA Intanto, l'esercito di oltre 100 volontari nei Comuni che hanno aderito alla proposta lanciata dal Consorzio Digital Tech Concept (una ventina sui 46 della provincia passati fino ad ora al digitale) è entrata in azione ieri pomeriggio e, si presume, ne avrà per tutta la settimana, se non oltre. «Abbiamo ricevuto circa 500 telefonate, soprattutto di persone anziane» dice il portavoce del Consorzio, Stefano Balbinot. I volontari hanno seguito un corso e hanno un tesserino di riconoscimento. Non si presentano a casa se non dopo aver fissato un appuntamento, che va preso telefonando al proprio Comune. Si aggiungono alle 26 aziende di antennisti specializzati che hanno lavorato dal primo mattino alla tarda serata per cercare di risolvere i problemi più gravi. In qualche caso a Safforze e Mussoi alcuni impianti hanno avuto bisogno di essere sistemati, ma sono casi rari.
«Molti, oltre a dimenticare di fare la sintonizzazione, posizionano in maniera scorretta i cavi, ma solo un 7-8 per cento necessita di un intervento sull’impianto» segnala Balbinot. I disguidi, quindi, spesso si possono risolvere leggendo meglio le istruzioni. «Resta comunque alto il rischio truffe e nei prossimi giorni non mancheranno segnalazioni - assicura il portavoce -. I professionisti del Consorzio hanno firmato il patto con la Regione per un massimo di 40 euro per ogni prima installazione, ma applicano 30 euro come tariffa». Anche se fra le segnalazioni di ieri spicca quella di un’anziana che in Alpago ha pagato 130 euro a un elettricista solo per l’installazione del decoder. Giornata impegnativa, quella di ieri, soprattutto per i tecnici delle diverse emittenti che hanno dovuto eseguire, a mano, prima lo switch off, chiudendo di fatto le trasmissioni in analogico, e poi riaccendendo il ripetitore per il digitale.
Un guasto tecnico agli impianti sul Col Toront, in Nevegal, ha raddoppiato il lavoro. Un’infiltrazione di acqua in un cavo ha annullato quanto già eseguito al mattino presto. I tecnici di Tele Belluno hanno raggiunto il ripetitore con una motoslitta, così come quelli delle altre emittenti. Mai si erano visti tanti mezzi tutti insieme fra il Brigata Cadore, il Toront e il Visentin. L’operazione è stata abbastanza difficoltosa a causa della nevicata in corso e della scarsa visibilità. Tutto regolare, invece, per l’accensione dei ripetitori sul Col Perer, sopra Lamon, la cui strada era percorribile quasi fino in fondo, a Fonzaso, Soverzene... insomma sui dieci impianti che portano il segnale di Tele Belluno nelle tv di Belluno, Val Belluna e Feltrino. Dal primo pomeriggio in poi però il segnale è tornato anche a Belluno.
Ieri è stata sicuramente la giornata clou con quello che i tecnici sperano sia stato il giorno più impegnativo. Oggi sarà la volta del Basso Agordino, giovedì si accenderanno i ripetitori nella parte da Alleghe in su. Il 10 toccherà ai ripetitori del Tudaio e del Rite. Prove tecniche sono state effettuate ieri anche in Cadore, causando dei disguidi, subito rientrati, ai telespettatori. In quel caso le condizioni meteo saranno fondamentali, in quanto gli impianti sono raggiungibili solo con l’elicottero. Passaggio riuscito anche per l’altra emittente bellunese, Antenna Tre, che nella giornata di ieri ha raggiunto la maggior parte del territorio della provincia.
