Provoca incidente, scappa, la vittima lo insegue e lei gli prende a calci l'auto

Giovedì 13 Febbraio 2020 di Filippo De Gaspari
Provoca incidente, scappa, la vittima lo insegue e lei gli prende a calci l'auto (Foto di Pexels da Pixabay)
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FIESSO D'ARTICO - Provoca un incidente, scappa ma poi, inseguita e raggiunta dall'altro automobilista coinvolto, gli prende a calci la macchina. E' successo mercoledì scorso a Fiesso d'Artico: un 24enne di Camponogara, con a bordo un'amica coetanea di Fiesso, stava percorrendo con la sua Volkswagen Golf la statale della Riviera in direzione Dolo quando alle 15.30, all'altezza del casello nove, una Smart condotta da una 41enne di Mirano, sorpassando un camion, ha invaso la corsia, costringendo il giovane a buttarsi a destra per evitare il frontale: la sua Golf è stata comunque centrata nel posteriore sinistro, causando danni ingenti alla vettura.

L'INSEGUIMENTO
I due ragazzi si fermano, scossi e leggermente feriti, ma per fortuna interi: quando scendono dall'auto, notano che la macchina che li ha travolti sta scappando a tutta velocità, sorpassando i veicoli. A quel punto il 24enne trova la forza di risalire in macchina e inseguire la Smart per prendere il numero di targa, fino a raggiungerla, allertando nel frattempo il 112. Una volta ferma, la donna al volante, anziché scusarsi per aver causato l'incidente, scende dalla sua utilitaria e inizia a prendere a calci e pugni la Golf. A salvare i due ragazzi, rimasti chiusi nell'abitacolo, è una pattuglia della polizia locale, intervenuta sul posto. Anche nei confronti degli agenti l'automobilista ha tenuto atteggiamenti aggressivi: nel frattempo i due giovani si sono recati al pronto soccorso di Dolo, medicati per un colpo di frusta e con prognosi di una settimana ciascuno. Pesanti i danni alla vettura, quasi 7mila euro tra quelli provocati dall'incidente e quelli causati dai calci e pugni.

Quando il proprietario della Golf si è rivolto allo Studio 3A per farsi tutelare nell'iter di risarcimento, la società ha scoperto che la 41enne miranese, a meno di un improbabile caso di omonimia, sarebbe la stessa che il 30 settembre scorso aveva rubato cosmetici per 400 euro in un negozio alla Nave de Vero a Marghera e non era la prima volta che perpetrava furti: scoperta dalle commesse, le aveva travolte nella fuga, assestando un pugno in faccia a una guardia giurata, poi, scappando con la sua Smart, aveva speronato altre auto sulla Romea nel tentativo di seminare gli agenti di polizia che si erano lanciati al suo inseguimento, aggredendoli dopo essere stata fermata. Due mesi e mezzo fa aveva patteggiato la pena di anno e 10 mesi con la condizionale per i reati di rapina, oltraggio, resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di effettuare l'alcoltest, più la sospensione della patente.
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