TREVISO - Nessun dettaglio utile a chiarire il quadro in più rispetto a quelli già noti e dunque un pacchetto di informazioni ritenute ancora insufficienti. Per questa ragione le segreterie alimentari di Cgil, Cisl e Uil, oggi convocate per un incontro con i vertici di Pasta Zara, hanno lasciato il tavolo rendendosi disponibili a ritornare ad un confronto «solo quando verrà presentato l'investitore - si legge in una nota unitaria - e quando, assieme all'azienda, saranno pronti a formalizzare un piano industriale che contenga anche le dovute rassicurazioni sul futuro dell'occupazione e dei tre siti produttivi» di Riese Pio X (Treviso), Rovato (Brescia) e Muggia (Trieste).
L'investitore al quale i sindacati si riferiscono è il soggetto che dovrebbe intervenire sul capitale del colosso della pasta, in concordato preventivo «in bianco» fino all'8 ottobre, e del quale i vertici aziendali avrebbero sino ad oggi parlato solo in modo vago spiegando che i possibili candidati sono quattro e di natura sia industriale sia finanziaria.
«Non si può giocare sulla pelle dei lavoratori - concludono i sindacati - chiediamo chiarezza e risposte certe, anche ai soggetti istituzionali coinvolti».
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