VENEZIA - «Temevo foste degli uomini mandati da mio fratello e ho avuto paura». Così Noretta Maniero, tirando quasi un sospiro di sollievo, ha salutato i finanzieri che all'alba di martedì 17 gennaio l'hanno svegliata nel giorno che si rivelerà fra i più brutti della sua vita. Mentre l'anziana madre, Lucia Carrain, 87 anni il prossimo aprile, costretta a letto per una recente caduta ha chiesto preoccupata: «È successo qualcosa a Felice?». Rassicurata non ha più parlato, mostrando con fierezza lo stesso disprezzo per gli sbirri che ha sempre avuto, fin da quando il figlio prediletto era il boss indiscusso della Mala della Brenta e lei abitava con lui a Campolongo Maggiore nel Veneziano.
Ora vive con la secondogenita e con i due nipoti, Marco e Angelica, in provincia di Pisa a Villa Paradiso, lussuosa dimora del XIX che domina Santa Croce sull'Arno a Poggio Adorno, il genero Riccardo Di Cicco se n'è andato dopo la separazione.
Un immobile che definire di lusso è riduttivo, finito sotto sequestro con decreto di prevenzione perché è stata acquistato con i soldi che Felicetto ha affidato alle congiunte e all'ex cognato Di Cicco per venire ripuliti e investiti.
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