La Lega silura il sindaco di Treviso:
fuori dalle liste per Camera e Senato

Lunedì 7 Gennaio 2013 di Paolo Calia
Il sindaco di Treviso, Gian Paolo Gobbo, con Umberto Bossi (archivio)
TREVISO - La Lega di Treviso silura Gian Paolo Gobbo. Il nome dell'attuale sindaco di Treviso non figurerebbe nell'elenco dei 14 candidati da inserire nelle liste per Camera e Senato che il segretario provinciale Giorgio Granello invier oggi a Flavio Tosi. Il condizionale è ancora d'obbligo, ma le gole profonde che albergano al "K3", il quartier generale del Carroccio trevigiano, danno per sicura l'esclusione dell’attuale primo cittadino di Treviso.



La notizia è comunque fondata e rischia di scatenare una guerra intestina senza quartiere: la candidatura di Gobbo è stata sponsorizzata dall'ala lealista, quella rimasta fedele a Umberto Bossi e capeggiata nel trevigiano dall'ex segretario Gianantonio Da Re. Una mossa studiata a tavolino per rompere le uova nel paniere ai rinnovatori e che ha alzato la tensione tra i militanti. Ma il suo nome in lista non sarebbe stato capito da chi, dal "caso diamanti" in poi, invoca il rinnovamento. E il segretario provinciale Giorgio Granello avrebbe preso il coraggio a quattro mani escludendolo. Appena ci sarà l'ufficialità, nella Lega di Marca sarà guerra aperta.



Solo oggi Granello consegnerà la lista dei trevigiani da inserire nelle liste per le elzioni politiche. In tutto sono 14 nomi senza l’ex segretario regionale. Il primo cittadino di Treviso è stato escluso senza troppi ripensamenti. Sacrificato sull'altare del "nuovo" e della voglia di cambiamento che pervade il Carroccio trevigiano. Tra i quattordici invece ci saranno i tre parlamentari uscenti: Gianpaolo Dozzo, Guido Dussin e Giampaolo Vallardi. L'unico sicuro di finire in una posizione con qualche possibilità di rielezione è Vallardi, senatore uscente al primo mandato. Per gli altri due dipenderà tutto dalle decisioni del consiglio federale convocato per domani mattina: Dozzo potrebbe essere salvato in quanto capogruppo uscente alla Camera, mentre per Guido Dussin non ci sarebbero molte speranze.



Per conoscere i candidati rimanenti occorre affidarsi ai soliti bene informati: pare che Granello abbia indicato i sindaci Marco Marcolin (Cornuda), Gianangelo Bof (Tarzo) e Firmino Vettori (Gorgo). Dalla giunta provinciale dovrebbe arrivare l'assessore al bilancio Noemi Zanette; accanto a loro l'ex sindaco di Gorgo Graziano Panighel e l'agronomo Michele Zanardo. Poi una pattuglia di giovani consiglieri comunali provenienti da varie parti della Marca. Queste le proposte della Lega trevigiana: adesso tra Padova e Milano inizierà la battaglia per strappare le posizioni migliori in lista, per aggiungere qualche nome o toglierne qualche altro.



Continua però a tener banco la questione dei sindaci e Federico Caner, capogruppo in Regione, risponde a Mariagrazia Morgan (Refrontolo) poco convinta dai troppi paletti messi per impedire le candidature a tanti primi cittadini. «La legge - spiega Caner - impone al sindaco di un comune con più di 5mila abitanti di dover scegliere se continuare con il suo incarico o fare il parlamentare. Il direttivo della Lega ha quindi deciso di mettere dei paletti, consentendo la candidatura solo ai sindaci di piccoli comuni oppure a fine mandato, ma con un vice leghista, per evitare elezioni anticipate».
Ultimo aggiornamento: 10 Gennaio, 16:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA