Somalia, lapidata a morte una donna: «Ha confessato di avere quattro uomini»

Sabato 27 Settembre 2014
Somalia, lapidata a morte una donna: «Ha confessato di avere quattro uomini»
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​Una donna stata lapidata nel sud della Somalia dagli Shabaab perch rea confessa di avere segretamente quattro mariti. La vittima, di 33 anni, era accusata di «poliandria» ed è stata uccisa in una regione controllata dal gruppo estremista affiliato ai terroristi di al Qaida. È stata sepolta fino al collo, con gli occhi bendati, e presa a sassate da uomini col volto coperto, davanti a una folla. A raccontare l'orrore sono stati responsabili locali e testimoni. «La donna è sposata con quattro uomini, ha confessato», ha detto il giudice del tribunale islamico Sheik Mohamud Abu Abdullah rivolgendosi alla folla radunata nel distretto costiero di Barawe.



«L'ho interrogata a più riprese quando era in prigione e mi ha detto che era pienamente cosciente» del suo crimine, ha aggiunto il magistrato riferendosi alla condannata, Safiyo Ahmed Jumale. Gli Shabaab, i «giovani», controllano vaste zone del sud e del centro della Somalia, dove impongono una rigida applicazione della sharia, la legge islamica. Due anni fa aveva fatto scalpore in Occidente la lapidazione di una giovane condannata per rapporti sessuali extra-matrimoniali. In precedenza c'erano state numerose segnalazioni di lapidazioni di presunte adultere, tra cui una ragazzina di 13 anni che secondo gruppi in difesa dei diritti umani era stata violentata da un gruppo proprio di Shabaab. A subire l'atroce esecuzione l'anno scorso era stato anche un giovane condannato perchè gay.



La Somalia è nel caos fin dalla guerra civile seguita alla caduta del dittatore Siad Barre nel 1991, deposto col decisivo intervento americano e degli alleati occidentali a fianco dei ribelli nell'operazione «Restore Hope». Nel 2009 gli al-Shabaab hanno dichiarato la loro alleanza con al Qaida che li ha ufficialmente integrati nella sua rete terroristica all'inizio del 2012.



Un anno prima però erano stati costretti a ritirarsi da Mogadiscio dai soldati dell'Unione Africana (Amisom) e da allora hanno gradualmente perso tutte le loro roccaforti nel centro e nel sud del Paese. La lapidazione (in lingua araba Rajm) è presente nella giurisdizione di alcuni stati totalmente o parzialmente islamici, come Nigeria, Arabia Saudita, Sudan, Emirati Arabi Uniti, Pakistan, Afghanistan e Yemen (in Iran è stata abolita nel 2012)

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