Morto a 67 anni il regista spagnolo
Bigas Luna, maestro dell'eros/ Foto

Sabato 6 Aprile 2013
Bigas Luna alla Mostra del Cinema di Venezia (archivio)
VENEZIA - Il regista e sceneggiatore spagnolo Bigas Luna morto oggi a 67 anni. Nato a Barcellona il 19 marzo 1946, divenne famoso, non soltanto in Italia, con "Prosciutto, prosciutto" che nel 1992 partecipò alla Mostra del cinema di Venezia e vinse il Leone d'argento alle spalle di "Qiu Ju va in tribunale" del registai Zhang Yimou.



Un artista che ha spaziato dal design all'eros.
Si potrebbe sintetizzare con due parole "design ed eros" il percorso artistico del regista e sceneggiatore catalano Juan Josè Bigas Luna, nato in Catalogna e morto oggi dopo una lunga lotta contro il cancro. Abbandonò gli studi di economia preferendo quelli di design e alla fine degli anni Sessanta fondò con Carles Riart lo studio "Gris", che si occupava di disegno industriale e di arredamento di interni.



Un impegno preso sul serio. Nel 1970 venne premiato per il progetto di un un armadio e nel 1973, insieme ad altri due colleghi firmò il sistema di segnaletica per un ospedale di Barcellona. Le sue prime regie si collegano alla sua attività di designer: nel 1971 realizzò 'El llit. La taula', cortometraggio in super 8. Interessato all'arte concettuale e alle nuove tecnologie di videoripresa, espose le sue opere nella Sala Vinçon di Barcellona nel 1973 filmandole, sempre in super 8, nel cortometraggio 'Taulas'. Dell'anno successivo è il cortometraggio video 'Cadires'.



Nel 1976 Bigas Luna realizza il suo primo lungometraggio. L'esordio è con "Tatuaje", tratto da un romanzo di Manuel Vàzquez Montalban, sul tema dell'incesto. L'anno dopo realizza 11 cortometraggi di argomento erotico: tutti girati in 16 millimetri e pù tardi raccolti in un unico video con il titolo 'Historias impùdicas'. Esordisce poi a Cannes con 'La chiamavano Bilbaò del 1978, film cupo su una ossesione sessuale che si conclude drasmmaticamente con lo stupro e l'uccisione della donne che ne è oggetto. Nel 1979 firma "Caniche" sugli amori bestiali.



Ormai i temi e la poetica di Bigas Luna sono fissati: l'eros è per il regista il fulcro di ogni atto e di olgni narrazione, capisaldi in questo senso sarà, nel 1990 "Le età di Lulù", interpretato da Francesca Neri. 'Prosciutto, prosciuttò (1992), che nel cast schierava Anna Galiena, Penèlope Cruz e Stefania Sandrelli, vinse la Mostra di Venezia, seguirono "La teta y la luna" (1994), "Uova d'oro" (1993), con Alessandro Gassman, il criticato "Bambola" (1996), protagonista Valeria Marini. Gli ultimi titoli sono stati 'L'immagine del desiderio" (1997), 'Volavèrunt' (1999), 'Son de mar' (2001), "Yo soy la Juani" (2006), 'Di Di Hollywood' (2010) e 'Segundo Origen' (2012).
Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 16:59

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