Tir si schianta su camper, morto un bambino: al processo il giallo della velocità

Martedì 8 Marzo 2022
L'incidente sulla Superstrada

Schianto tir-camper, in aula la ricostruzione dell’incidente che portò alla morte del piccolo Davide Ciuffreda.

Il 3 gennaio del 2018 fa il ragazzino di 10 anni perse la vita a causa del tremendo schianto sulla Superstrada Orte-Civitavecchia.

Imputato per omicidio stradale e lesioni il conducente del mezzo pesante che, secondo gli accertamenti, avrebbe investito il camper dove Davide viaggiava con la famiglia, mentre questo era fermo per un’avaria sul lato della strada. In quel tratto di superstrada non c’è corsia d’emergenza, né piazzole di sosta.

Ciuffreda era stato nel capoluogo della Tuscia, insieme ai suoi genitori, per le vacanze di Natale. Avevano appena ripreso il cammino del ritorno, per tornare a casa quando un autocarro che trasportava mangimi li ha travolti. L’incidente scosse profondamente Viterbo e le cittadine legate a Davide. Albinea, dove abitava, e Scandiano, dove il piccolo andava a giocare a calcio, sua grande passione. Il conducente, un sessantenne di Bagnoregio, non riuscì a evitarli.

Subito dopo l’impatto, la pm Eliana Dolce, ha aperto un fascicolo per omicidio stradale. In aula ieri pomeriggio gli agenti della polizia stradale che per primi arriveranno sul post per i rilevamenti «Alle 10,45 del 3 gennaio 2018 abbiamo ricevuto la chiamata della centrale operativa - ha spiegato un agente -, ci chiedeva di dirigerci immediatamente sulla statale 675 per un grave incidente. Quando siamo arrivati abbiamo trovato un campo dell’incidente molto vasto. Il mezzo pesante infatti dopo il punto di impatto era finito 60 metri più avanti. Il caravan era stato sventrato nella parte posteriore e c’erano tantissime cose finite fuori, anche una bombola. Sul posto c’erano già i vigili del fuoco e il 118 che stava trasportando il bambino, era gravemente ferito ma ancora in vita».

Lo scontro, come spiegato in aula, è avvenuto al km 60 sulla superstrada tra Viterbo e Vetralla sulla corsia di destra. «Il mezzo pesante ha urtato contro la parte sinistra del del caravan. L’impatto lo ha sbalzato sulla corsia di sorpasso e da quel punto ha iniziato a frenare. L’incidente ha coinvolto il camper dove si trovavano madre e figlio. Entrambi erano seduti nella parte posteriore uno di fronte all’altro. Il caravan è stato sbattuto per circa 6 metri contro il guardrail e poi si è fermato una decina di metri più avanti». Durante i rilievi è stato anche sequestrato il tachimetro del mezzo pesante per capire la velocità di viaggio.

Prossima udienza il 14 luglio.

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