VICENZA - Minacciava, molestava al telefono, metteva a segno episodi di estorsione, furti ai danni di colleghe di scuola e di un suo coetaneo. Il diciassettenne aveva così fatto collezione di denunce. Tra l'altro aveva in messo una sorta di stalking una ragazza di cui si era infatuato, rincorrendola al telefono e con messaggini, scrivendo sui social, e perfino andando spesso a trovarla a casa senza preavviso.
Insomma un tipo iperattivo ma di frequente sopra le righe. A processo, il diciassettenne, che ha anche abbandonato la scuola, ha chiesto di avere l'opportunità della "messa alla prova", che poi stata accolta dal giudice minorile. Ora il giovane deve lavorare con una cooperativa che si occupa di manuntenzione delle aree verdi pubbliche. Presterà la sua opera di giardiniere, come scrive il Giornale di Vicenza, gratuitamente e ci sarà un tutor a controllare il suo itinerario di "pentimento". Mettere la testa a posto è la parola d'ordine.
Ultimo aggiornamento: 12:33
© RIPRODUZIONE RISERVATA Insomma un tipo iperattivo ma di frequente sopra le righe. A processo, il diciassettenne, che ha anche abbandonato la scuola, ha chiesto di avere l'opportunità della "messa alla prova", che poi stata accolta dal giudice minorile. Ora il giovane deve lavorare con una cooperativa che si occupa di manuntenzione delle aree verdi pubbliche. Presterà la sua opera di giardiniere, come scrive il Giornale di Vicenza, gratuitamente e ci sarà un tutor a controllare il suo itinerario di "pentimento". Mettere la testa a posto è la parola d'ordine.
