La guerra fredda dell'arte colpisce anche la Galleria Nazionale: stop all'accordo con l'Ermitage

Venerdì 11 Marzo 2022 di Francesca Duranti
La guerra fredda dell'arte colpisce anche la Galleria Nazionale: stop all'accordo con l'Ermitage

PERUGIA La controsanzione culturale voluta dal Ministero della cultura Italiano in risposta a quello Russo, che ha chiesto la restituzione delle opere dell’Ermitage esposte a Milano, sospende anche le mostre in programma alla Galleria Nazionale dell’Umbria previste dall’accordo con il museo Ermitage. Tutto nasce dall'inserimento dell'Italia nella black list dei Paesi «ostili» stilata pochi giorni fa da Putin e che ora ha provocato una di «sanzione culturale» nei riguardi delle nazioni che hanno condannato l'invasione russa in Ucraina. Il braccio di ferro tra Russia e occidente si gioca dunque anche sul campo artistico e culturale. L’Italia da parte sua ha sospeso con effetto immediato tutte le attività relative all’iniziativa “Anno incrociato dei musei Italia-Russia”. Una collaborazione che la circolare del Ministero della Cultura a firma del direttore Massimo Osanna non avrà più seguito in segno di opposizione all’invasione Russa. «Sono sospese anche tutte le attività di promozione culturale istituzionale di codesti Istituti e Direzioni regionali di Musei con la Federazione Russa», continua la nota del direttore Osanna «con il conseguente ritiro di ogni atto amministrativo relativo a qualunque forma di partnership e collaborazione in corso e ad eventuali istruttorie prodromiche al rilascio di patrocini».
Un danno culturale ed economico per la Galleria Nazionale dell’Umbria e per tutta la Regione che non più tardi di due anni fa firmò un protocollo d’intesa tra Museo Ermitage, Galleria Nazionale dell’Umbria, Regione Umbria, Comune di Perugia, Fondazione Cassa di Risparmio, tramite l’Agenzia di eventi Villaggio Globale International per un rapporto di collaborazione tra i due musei che avrebbe portato alla realizzazione di importanti esposizioni, di cui una già conclusasi all’Ermitage con enorme successo di pubblico, nonostante la pandemia (Arts of the Middle Ages. Masterpieces from the Galleria Nazionale dell’Umbria). Quasi in concomitanza con la presentazione del catalogo di questa prima mostra, che si sarebbe dovuta tenere a Perugia a Palazzo Baldeschi il 25 febbraio, essendo arrivate le prime notizie del conflitto ciò ha impedito a Irina Artemieva, direttrice Scientifica di Ermitage Italia di presenziare all’evento con la conseguenza dover annullare il tutto. La presenza di Irina avrebbe portato la testimonianza dell’avvio di una lunga collaborazione proficua con Ermitage.
Per l’autunno di quest’anno era infatti prevista una prima mostra in Galleria Nazionale, dopo la chiusura per ristrutturazione, con una selezione di opere della collezione di arte italiana del Medioevo e del Rinascimento dell’Ermitage, per proseguire con l’esposizione di un singolo capolavoro, come fu per la Madonna Benois di Leonardo.

Il prossimo anno si sarebbe tenuta la preview della mostra sui Cinquecento anni della morte del Perugino all’Egrmitage, con il prestito di alcuni capolavori dai musei umbri, per concludersi con la grande mostra in Galleria Nazionale dove il museo di San Pietroburgo avrebbe prestato quattro opere importantissime del Perugino. Tutto questo a oggi è sospeso, ma è forte la speranza che possa essere la cultura a far riaprire al più presto un dialogo, un’operazione da “Monument men”, perché: “Se distruggi la cultura di un'intera generazione di un popolo è come se non fosse mai esistito”, e la cultura non si distrugge solo sotto le bombe, ma anche attraverso la “Guerra fredda dell’arte”.

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