Under 21, Di Biagio: «Lavoriamo per la Nazionale A. Cutrone come Belotti»

Lunedì 28 Agosto 2017 di Valerio Cassetta
Under 21, Di Biagio: «Lavoriamo per la Nazionale A. Cutrone come Belotti»
Il nuovo corso della Nazionale Under 21 è iniziato. Al Mancini Park Hotel di Roma gli Azzurrini si sono radunati per preparare l’amichevole con la Spagna, in programma il 1 settembre a Toledo. Un test di livello in vista dell’Europeo del 2019, che l’Italia organizzerà in casa. Nel primo giorno di ritiro il ct Luigi Di Biagio è intervenuto ai microfoni dei cronisti presenti, facendo il punto della situazione:

Momento. «Le sensazioni sono positive come sempre, sappiamo cosa abbiamo fatto in questi anni. I ragazzi qui sono nuovi, li abbiamo visto crescere, migliorare e sono diventati nuovi. Nel corso del biennio ci sarà la possibilità di convocare tutti, vigiliamo su tutti. C’è un lavoro importante sotto». 

Motivazioni: «Gli stimoli sono sempre al massimo, altrimenti non sarei qui. Da questo punto di vista non ci sono problemi. Siamo rimasti all’ultima partita, consapevoli che ce la possiamo giocare con tutti, le quattro semifinaliste possono giocarsela con tutti per la vittoria finale dell’Europeo. Ce la possiamo giocare con tutti fino al 90’. Ognuno vuole arrivare fino in fondo e vincere, ma l’obiettivo nostro è quello di preparare giovani per la Nazionale A. Oggi ormai siamo tra le prime 3-4. Stare lì non è una casualità». 

Modulo. «Noi dobbiamo lavorare in funzione della Nazionale A, con Ventura ci sentiamo costantemente per capire chi può arrivare in Nazionale maggiore. Da quando ci sono io almeno 25 giocatori sono arrivati in Nazionale A, e quindi dal mio punto di vista abbiamo vinto. Giochiamo con il 4-4-2 per Ventura, ma ci abbiamo già giocato, con un’evoluzione tattica al 4-3-3. Dipende chi hai a disposizione».

Aspettative. «Si parlava di vincere a tutti i costi l’Europeo e mi veniva da sorridere. Al di là di questo, non ci siamo mai nascosti. Le aspettative è giusto che siano alte, ma non è questo il momento di parlarne. Ora dobbiamo crescere». 

Trattative. «A marzo e a aprile mi avevano chiesto colloqui alcune squadre, ma ne parlai con Tavecchio per correttezza. Il presidente mi ha bloccato subito e mi ha chiesto di rimanere. La Federazione mi ha sempre appoggiato prima e dopo l’Europeo. Ho sposato questa programmazione, mi piace lavorare con i giovani. Vivo molto alla giornata, ma l’obiettivo è quello di continuare a lavorare con questi ragazzi. Dispiace pure che manchi il girone di qualificazione, non ha influito nella mia scelta. Cercheremo di organizzare amichevoli di livello per testare il nostro livello costantemente». 

Lista. «Le convocazioni erano già nella mia testa, lo stesso Cutrone che può galleggiare tra l’Under 20 e la 21. Siamo tutta una squadra.  Quest’anno giocano tanti in serie A, fanno parte delle rose, ma giocano ancora in pochi. Lo scorso anno avevamo più presenze di numero, ma negli ultimi anni è aumentato il minutaggio. Ho la sensazione che tanti di questi giovani, se non trovano spazio, può darsi che a gennaio cerchino chance altrove». 

Cutrone. «Sta con noi dall’Under 15, lo conosciamo bene da tanto tempo. La sua forza è la fame, la voglia, si allena sempre come se stesse preparando la sua ultima partita. È un po’ alla Belotti, se avrà voglia di sacrificarsi come farà una grande carriera. Ha una famiglia alle spalle che gli ha dato valori, come lui ne stanno uscendo tanti altri e speriamo che ci metteranno tutti in difficoltà».
Ultimo aggiornamento: 18:33
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