Ranieri: «Non sono stati i giocatori del Leicester a tradirmi»

Martedì 11 Aprile 2017 di Redazione Sport
Ranieri: «Non sono stati i giocatori del Leicester a tradirmi»
Scagiona i suoi giocatori, non i dirigenti e il nuovo tecnico del Leicester: per la prima volta dal suo esonero Claudio Ranieri tornare a parlare davanti alle telecamere inglesi per raccontare lo shock vissuto a causa dell'improvviso licenziamento. Invitato lunedì sera dall'emittente tv Sky Sports a commentare il posticipo di Premier League Crystal Palace-Arsenal, Ranieri ha escluso che ci sia stata una cospirazione dello spogliatoio contro di lui. «Non posso credere che i giocatori non abbiamo dato tutto, c'erano altri problemi - il racconto di Ranieri -. L'anno prima guadagnavano di meno, quest'anno tutti avevano raddoppiato o triplicato l'ingaggio. Quando ti salvi all'ultima giornata ricominci la stagione con la massima concentrazione. Ma il ritiro dopo un titolo è diverso. Abbiamo fatto una tournée negli Stati Uniti, giocato contro grandi squadre. La situazione è completamente cambiata. Non credo che i giocatori mi abbiano ucciso, no, no, no».

Evita di fare i nomi, ma Ranieri ha idea di chi piuttosto lo abbia tradito. «Ho sentito molte storie, forse è stato qualcuno dietro di me. Ho avuto questi stessi problemi anche l'anno scorso ma abbiamo vinto il titolo. Forse queste stesse persone, approfittando delle nostre sconfitte, quest'anno hanno insistito di più. Ma non dirò a chi mi riferisco, sono una persona seria e leale. Quello che dovevo dire l'ho detto in faccia agli interessati». Il primo indiziato delle allusioni di Ranieri è inevitabilmente Craig Shakespeare, il suo vice che ha ottenuto l'incarico di traghettare la squadra fino al termine della stagione. «Pensavo che il mio principale errore fosse stato di credere troppo nei miei giocatori. Ma dopo l'esonero ho capito che avevo ragione, e ora sono molto contento di vedere i miei giocatori nel sistema tattico che ho insegnato loro. Giocano esattamente come volevo io. Shakespeare è stato molto intelligente a non cambiare».

Scagiona i suoi giocatori, non i dirigenti e il nuovo tecnico del Leicester: per la prima volta dal suo esonero Claudio Ranieri tornare a parlare davanti alle telecamere inglesi per raccontare lo shock vissuto a causa dell'improvviso licenziamento. Ranieri ha escluso che ci sia stata una cospirazione dello spogliatoio contro di lui. «Non posso credere che i giocatori non abbiamo dato tutto, c'erano altri problemi. L'anno prima guadagnavano di meno, quest'anno tutti avevano raddoppiato o triplicato l'ingaggio». Evita di fare i nomi, ma Ranieri ha idea di chi piuttosto lo abbia tradito. «Ho sentito molte storie, forse è stato qualcuno dietro di me.
Ho avuto questi stessi problemi anche l'anno scorso ma abbiamo vinto il titolo. Forse queste stesse persone, approfittando delle nostre sconfitte, quest'anno hanno insistito di più. Ma non dirò a chi mi riferisco, sono una persona seria e leale. Quello che dovevo dire l'ho detto in faccia agli interessati».
Ultimo aggiornamento: 12:54
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