Il Chievo accusa: «Frase razzista a Obi». La Procura apre un'inchiesta

Mercoledì 23 Dicembre 2020
Obi Chievo vs Pisa

In Serie B c'è un caso razzismo. Ieri il Chievo ha denunciato la frase "la rivolta degli schiavi" riferita al centrocampista Obi e partita da un giocatore del Pisa, squadra contro cui i clivensi stavano disputando la quattordicesima giornata di campionato. Oggi la procura federale della Figc ha aperto un'indagine sull'accaduto per verificare eventuali responsabilità. L'Ufficio guidato da Giuseppe Chinè aveva già avviato i primi accertamenti ieri sera, dopo le notizie stampa e il comunicato del club clivense che stigmatizzava l'episodio.

Già domani la procura Figc ascolterà diversi giocatori del Chievo. 

Il Chievo aveva condannato l'accaduto in una nota: «In seguito alla frase razzista "La rivolta degli schiavi" pronunciata dal giocatore del Pisa Michele Marconi al centrocampista Joel Obi durante il primo tempo della partita Pisa-ChievoVerona, la società esprime la massima solidarietà verso il suo giocatore, oggetto di una infamante e squallida frase, che nulla ha a che fare con i più elementari e basilari valori di sport, etica e rispetto. L'A.C. Chievo Verona condanna e stigmatizza fermamente il comportamento razzista subito da Joel Obi, e si rammarica perché ad una frase sentita dai più in campo non sia seguito alcun provvedimento disciplinare: né da parte dell'arbitro, né da parte dell'assistente e quarto uomo, né il procuratore federale. L'A.C. ChievoVerona, da sempre convinta sostenitrice dei valori di etica, rispetto e fair play - continuerà a restare in prima linea nella lotta contro ogni forma di razzismo o violenza, dentro e fuori da qualsiasi campo di gioco».

Ultimo aggiornamento: 17:13
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