Mihajlovic si sente al bivio: «Se faremo schifo sarà giusto essere esonerati»

Venerdì 8 Aprile 2016 di Redazione Sport
Mihajlovic si sente al bivio: «Se faremo schifo sarà giusto essere esonerati»
Non sarà facile sfida la Juventus «nel momento più difficile della stagione», come ha analizzato Sinisa Mihajlovic in conferenza. «È una partita che può far tremare i polsi o far gonfiare il petto. Per come sono fatto io è la seconda. Il futuro? Se faremo schifo nelle prossime gare, è giusto essere esonerati».

Juventus. «Sono un esempio da seguire. Se non hai certi valori oltre a delle indiscusse qualità tecniche, non puoi vincere così tanti scudetti di fila. Affrontiamo la Juventus nel nostro momento più difficile. È una partita che può far tremare i polsi o far gonfiare il petto. Per come sono fatto io è la seconda. È l'occasione per dare una minima soddisfazione ai tifosi».

Galliani. «Mi fanno piacere le sue parole, ma come tutti gli allenatori dipendo dai risultati. Vediamo come vanno queste partite e si vincerà la Coppa Italia. Se le cose andranno male, la cosa naturale sarà cambiare l'allenatore. Io cercherò di dare sempre il massimo fino a che sono qua. Non è mai mancata la vicinanza di Galliani, lo ringrazierò per sempre».

Futuro. «Come tutti gli allenatori del mondo sono giudicato per i risultati. Se facciamo schifo nelle prossime partite, è giusto che venga esonerato, anche prima della finale. Fino a che sono qui darò il massimo, non mi fascio la testa prima di rompermela. Ho la coscienza pulita e cerco di trasmettere ciò che ho dentro di me».

Atteggiamento. «Sicuramente dopo le soste è difficile preparare le partite. Anche contro l'Atalanta abbiamo avuto tutti i giocatori solo venerdì. È difficile trovare concentrazione per i giocatori che staccano, specialmente per i sudamericani che fanno un sacco di viaggi e sicuramente sono più stanchi rispetto che restare a Milanello. Al di là di tutto, non è una scusa perché noi siamo il Milan e dobbiamo dimostrare chi siamo a prescindere».

Difficoltà con le piccole. «Inspiegabile che una squadra riesca a offrire grandi prestazioni contro Inter, Fiorentina e poi regali 60 minuti al Sassuolo, un tempo con il Chievo. I dati ci dicono che è un problema di testa e spirito».

Rapporto con la squadra. «Sono qui da un anno, ma mi sembra di aver vissuto 5 anni per tutto quello che abbiamo provato e cercato di trovare come soluzioni per risolvere le difficoltà. Ci sono certe cose che anche con la buona volontà non si riescono a correggere. Ho fatto notare le differenze tra le ultime partite e quelle in cui vincevamo e si vedevano le differenze di atteggiamento e prestazione. Se non sono riuscito a dare continuità, io mi prendo le mie responsabilità. Come diceva Trapattoni, esistono due categorie di allenatori: quelli esonerati e quelli che verranno esonerati».

Balotelli. «Il problema di Mario è un problema di testa, come penso che il problema del Milan sia nella testa e nello spirito, non nelle gambe.
Ci sono certe cose che non riesci a correggere. Mario si sta allenando bene, ci parlo spesso con lui e so quanto ci tiene. Può e deve fare la differenza, sa che si gioca tutto in queste 7-8 partite. Quando mi hanno chiesto di riportarlo, io ci ho parlato e mi ha convinto».
Ultimo aggiornamento: 14:48
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