Paola Egonu svela i suoi segreti: «Sonno e riposo: così resto in forma»

Sabato 18 Aprile 2020 di Luca Anzanello
La fuoriclasse Paola Egonu
CONEGLIANO Tanto immarcabile in campo quanto pigra e “dormigliona” fuori. Risiede anche nelle tante ore dedicate al riposo il segreto delle super prestazioni di Paola Egonu, stella dell’Imoco e dell’Italia, costretta come tutti gli altri sportivi a uno stop forzato dalla pandemia da coronavirus. Cosa stia facendo durante la sua “quarantena” all’Imoco Village lo ha rivelato rispondendo su Instagram alle domande che le hanno rivolto i tifosi. A partire da cosa stia insegnando la necessità di rinunciare alle proprie libertà per tutelare la salute di tutti. «Questa quarantena sta facendo reimparare i valori importanti della vita – ha detto Paola – è però un peccato che dobbiamo rendercene conto perché c’è la pandemia. Mi dispiace un sacco per tutte le persone che ci stanno rimettendo, ma spero che il resto della gente continui a sperare e che prima o poi tornerà tutto com’era prima».
FONDAMENTALE PREFERITO
Tra ricezione e muro quale fondamentale preferisce Egonu? «Il muro, prima di tutto perché non sono una ricevitrice anche se ci ho provato per un sacco di anni e non mi è riuscito. Penso che il muro sia l’arma più letale per mettere in difficoltà chi è dall’altra parte della rete e quindi dà molta soddisfazione murare un’avversaria, soprattutto se sta rendendo molto bene». Paola, sorella maggiore di Angela e Andrea («mi mancano un sacco e non vedo l’ora di rivederli» ha detto), ha riservato parole al miele per i tifosi gialloblù: «Giocare al Palaverde è una bellissima sensazione, l’ho fatto anche come avversaria ed essendo io molto emotiva sentivo tanta tensione. Giocandoci da pantera il pubblico è un’arma in più, ci dà la sensazione di essere protette».
SOLO VOLLEY
L’opposto probabilmente più forte al mondo, prima di diventare una top player a 20 anni non ha tentato altre strade nello sport: «Sono sempre stata molto pigra, perciò non ho mai praticato altre discipline e mi ritengo fortunata per avere “beccato” quella giusta per me al primo tentativo». Su quale sia il suo piatto preferito, Egonu non ha dubbi: «Il platano fritto o cotto al forno, accompagnato da verdure. È un tipico di mia mamma, lo potrei mangiare tutti i giorni, cosa che faccio quando sono in Nigeria». Le piacerebbe essere capitano? «Adesso no, perché sto ancora imparando molte cose di me stessa e non sarei in grado di fare combaciare tutti questi aspetti come essere costante e avere un occhio in più per la squadra». Un’amica chiede a Paola se le piace festeggiare il compleanno, che cade il 18 dicembre: «Sì, mi piace molto e penso che sia Miriam (Sylla) sia Raphaela (Folie) e tutte altre compagne se ne siano rese conto. L’ultimo l’ho passato piangendo come una bimba perché volevo la festa, torta, palloncini ma avevamo una partita in trasferta (Champions League a Nantes, ndr). Quando sono tornata in camera la squadra mi ha preparato una sorpresa bellissima con gli auguri a mezzanotte». Il 18 è anche il numero di maglia di Egonu, ma senza particolari cabale dietro. «Non so dire come mai l’ho scelto ma penso che sia il mio numero preferito. Non c’è un perché: quando senti una cosa è così». Alla domanda sugli hobbies preferiti una ragazza poco più che ventenne risponderebbe uscire con gli amici e ballare. Egonu invece preferisce riposare.
POCHI HOBBIES
«Adoro dormire e stare a letto, perché essendo un’atleta ho le giornate programmate e quando ne posso avere una libera starei a letto tutto il giorno a rilassarmi e guardare cartoni animati. In questa quarantena cerco di dare un ritmo regolare alle mie giornate concentrandomi sugli studi di economia aziendale, pranzando, facendo un po’ di yoga e... concedendomi qualche pisolino». Cambiando completamente scenario, a cosa pensa Paola Egonu quando attacca uno dei palloni deliziosi che le confeziona Asia Wolosz? «Non penso granché, sono molto presa dalla partita e mi piace “sentire” quello che accade in campo. Mi faccio un’idea delle avversarie e penso a quali colpi potrebbero metterle in difficoltà, perché anche loro mi studiano e quindi devo essere pronta a trovare soluzioni diverse. Credo che qualsiasi alzata sia diversa da quella che ho ricevuto prima o che riceverò dopo, quindi bisogna essere in grado di scegliere il colpo nel momento giusto. Questo può fare molto la differenza». E la differenza, in questo periodo difficile a livello planetario, la può fare secondo Egonu l’atteggiamento di tutti: «Bisogna cercare di essere positivi, perché se ci si lascia andare sarà sempre più difficile». Parola di top player. 
Ultimo aggiornamento: 08:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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