L’EPILOGO
«A questo punto vediamo l’aereo su cui eravamo stati imbarcati questa mattina che sta partendo - racconta un altro passeggero - sembra una beffa. Noi siamo ancora fermi». Dentro l’aeromobile c’è chi perde la pazienza e chiede di scendere. Una situazione che rischia di sfuggire di mano ma a bordo ci si consola tra passeggeri, tra chi è sfinito e chi è esausto, si trova un po’ di serenità per rassicurare il vicino di posto. Alle 18,40 dopo due ore e quaranta dentro l’aereo si parte verso Treviso. Con la speranza che la nebbia non costringa a scegliere aeroporti alternativi e quindi ad allungare ulteriormente i tempi di rientro a casa.