Il lutto di Saonara, l'omaggio del paese dov'è sepolta Giulia: «Qui ogni giorno 11 sarà dedicato a lei»

Domenica 10 Dicembre 2023, 11:01 - Ultimo aggiornamento: 11:11

IL RICORDO

Il sindaco di Saonara, Michela Lazzaro, ha annunciato che l'amministrazione comunale non permetterà che il ricordo di Giulia si dissolva nel tempo.

«Ogni 11 del mese, una frase speciale sarà dedicata a Giulia sulla pagina del Comune». Un modo per ricordare non solo la sua assenza, ma anche la sua persistente presenza come simbolo della lotta contro la violenza sulle donne. Messaggi carichi di significato, volti a mantenere viva la memoria di Giulia e a sensibilizzare la comunità sull'importanza di costruire una società libera da abusi, dove la forza sia sinonimo di protezione, non di pericolo.
In occasione dell'8 dicembre, il parroco di Saonara, don Francesco Monetti, che martedì ha officiato l'ultima parte delle esequie della ragazza, nella chiesa parrocchiale di San Martino ha offerto le sue parole di conforto durante l'omelia, ricordando il difficile momento che il paese sta attraversando. Un momento di dolore che, tuttavia, ha rivelato la compostezza e la solidarietà della comunità verso la famiglia Cecchettin.
Questa l'atmosfera che si respira nel paese natale di Giulia. Ma anche a Vigonovo, appena al di là del confine veneziano, dove i Cecchettin si erano trasferiti qualche anno fa e dove la 22enne è stata aggredita dall'ex fidanzato, che poi l'ha finita nella zona industriale di Fossò, il paese non vuole spegnere la luce su quanto avvenuto. Domani un mese esatto sarà passato dalla scomparsa della ragazza: nessuna manifestazione ufficiale è stata organizzata, ma le iniziative personali continuano a farla da padrone. Se a Saonara il pellegrinaggio è verso la tomba, a Vigonovo è verso la casa dei Cecchettin, dove in molti ancora si recano a lasciare un fiore o una lettera. Così come davanti al municipio, dove fino al giorno del funerale era esposta la gigantografia di Giulia in altalena, poi trasferita alla basilica di Santa Giustina a Padova.

«Non ho sentito parlare o ipotizzare celebrazioni pubbliche - spiega il sindaco Luca Martello -. Passiamo un Natale sereno, consapevoli che abbiamo già dato prova di calore e sensibilità per la tragica vicenda. Mi auguro di poter interpretare al meglio il Natale senza forzature o sconvolgimenti. Ognuna delle realtà che saranno protagoniste con varie iniziative nel periodo natalizio sarà poi libera di dedicare un pensiero o altri segni nel ricordo di Giulia, che era la ragazza della porta accanto. Lo stile e la personalità del papà Gino hanno dato al tutto un tono universale, portando il dolore fuori della sua abitazione. Una famiglia che appena un anno fa era stata colpita da un altro grave lutto, la morte della moglie e mamma Monica. Soprattutto una cosa emerge: il delitto di Giulia non è stato trasformato dalla famiglia in rabbia».

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