Casier. Scomparso a San Candido nel 2009, le figlie continuano a cercare papà Mario Bonduan: «Lo rivogliamo qui»

Martedì 2 Gennaio 2024, 04:05

La scomparsa: «Papà in quel periodo non stava bene»

Il 30 dicembre del 2009 tutta la famiglia con un gruppo di amici si riunisce a San Candido per le feste natalizie. «In quel periodo papà non stava bene e proprio un mese prima aveva fatto degli accertamenti neurologici -continua Stefania - avevamo notato che alcune volte era come disconnesso con la realtà e per questo c’era il sospetto che potesse essere affetto da demenza senile o Alzheimer». Al momento della scomparsa Mario si trova in un bar del centro con un amico. Il 67enne chiede di andare in bagno e da quel momento si perde ogni sua traccia. Lanciato l’allarme, le forze dell’ordine iniziano subito le ricerche, circoscritte però all’area del paese. Secondo il fascicolo della polizia, consegnato alla famiglia, non risultano testimonianze o immagini delle telecamere. Le uniche segnalazioni sono di un volontario del 118 che lo aveva visto lungo la statale verso Dobbiaco. Lì un senzatetto disse di averlo notato salire su un treno alle 5.30 verso Fortezza. Le ricerche riprendono il giorno dopo, il 31 dicembre, con i cani molecolari e portano di nuovo a Dobbiaco. Negli anni successivi ci sono stati avvistamenti nel miranese, sul Montello (settembre 2010) e a Treviso (dicembre 2014). A Volpago (zona frequentata da Mario in gioventù) una testimone aveva descritto dettagli dell’abbigliamento mai divulgati. «Papà è sempre stato molto presente e ci amava più di tutto ed è stato la nostra guida, un punto di riferimento per noi e per mamma - racconta Stefania - anche se era discreto e riservato sapeva ascoltare gli altri, dare un consiglio o aiutare chi era in difficoltà».

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