Lo scontro
«Il modello che abbiamo in mente - sottolinea Marco Zabai - è quello dell’ex Questura in via Carlo Alberto, dove si prevedevano piani interrati e si temevano danni agli edifici vicini. E il ricorso al Tar ha portato al blocco del progetto». Da Ca’ Sugana arriva però la pronta replica del capogruppo della Lega Christian Schiavon: «Quella dell’opposizione è una battaglia che non condivido. Se vogliono ricorrere al Tar facciano pure, ma non capiscono che noi vogliamo migliorare la città. A Bologna in piazza 8 Agosto, in centro storico e vicino al Reno, c’è un parcheggio interrato e funziona benissimo. Stanno montando la polemica solo per avere visibilità. Fosse per loro non si farebbe mai niente». E mentre i legali lavorano e le polemiche impazzato, i partiti si organizzano. «La raccolta firme online - dice Giorgio De Nardi - ha già raccolto 2200 firme, ma abbiamo deciso di farne anche un’altra fisica. Inoltre, entro la fine del mese, organizzeremo un’assemblea pubblica per spiegare il progetto e le nostre perplessità a cittadini e commercianti. E per raccogliere tutte le loro osservazioni. I problemi di viabilità della città secondo noi si devono risolvere sviluppando i trasporti pubblici, la rete delle ciclopedonali. Dobbiamo fermare il progetto perché la città, rispetto a 20 anni fa, è molto cambiata». Pelloni invece insiste sulla lunghezza della concessione prevista per Parcheggi Italia: oltre 50 anni. «La Pedemontana è stata data in concessione per 29 anni, l’ospedale dell’Angelo a Mestre per 20 e non senza problemi. Qui invece si vogliono impegnare le prossime 10 amministrazioni comunali. Noi siamo contrari. E non sta scritto da nessuna parte che non ci possano essere aree private da riqualificare invece di usare quelle pubbliche».