Morto in cantiere operaio di 23 anni, sit in della famiglia di Mattia Battistetti: «Serve un nuovo reato, quello per omicidio sul lavoro»

Domenica 10 Dicembre 2023, 05:05

Il processo

Sotto accusa, come detto, ci sono sei persone. Si tratta di Andrea Gasparetto, 43 anni di Istrana, legale rappresentante della Altedil di Trevignano, l’azienda per cui lavorava Mattia, Bruno Salvadori, 56 anni di Mogliano, legale rappresentate della Essebi, la ditta che ha effettuato il montaggio della gru, Loris Durante, 43 anni di Volpago, che operava sul ponteggio mobile, Gabriele Sernagiotto, 60 anni di Montebelluna, coordinatore della sicurezza del cantiere in fase esecutiva, Gian Antonio Bordignon, 55enne di Volpago del Montello, titolare del cantiere e responsabile dei lavori, e Marco Rossi, 40 anni di Montebelluna, dipendente della Bordignon, delegato per la sicurezza e responsabile del servizio prevenzione e protezione. Tutto ruota attorno al gancio che sosteneva il carico finito addosso a Mattia e al collega, Arben Shukolli. Domani, in calendario, ci sono le audizioni di 13 testi citati dal pubblico ministero Giovanni Valmassoi. Già fissate altre due successive udienze: il 29 gennaio e il 26 febbraio. Ma il processo sarà lungo: l’istruttoria di certo non si esaurirà fra due mesi e mezzo. Motivo per cui la famiglia di Mattia Battistetti intende tenere alta l’attenzione sul caso, non solo per chiedere giustizia per il 23enne.

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