Erika e Omar, l'orrore di Novi Ligure che sconvolse l'Italia: Susanna (43 anni) e Gianluca (12) uccisi con 97 coltellate

Sabato 3 Giugno 2023, 16:27 - Ultimo aggiornamento: 16:47

Erika e Omar, le prove

Anche le prove sono inconfutabili: entrambi hanno colpito sia la donna, sia il bambino. Entrambi si sono accaniti sui loro corpi. Poi hanno cercato di nascondere le prove più evidenti. I coltelli usati per uccidere sono stati lavati, cancellate le impronte digitali. Non sono riusciti invece a confondere le impronte dei piedi rimaste impresse nel sangue che imbrattava la casa e questo ha consentito agli esperti di ripercorrere i loro movimenti, la loro furia omicida. Questa dunque la sequenza: Susy Cassini torna a casa insieme a Gianluca intorno alle 20, suo padre è già uscito per andare alla partita. Quando le vittime rientrano in casa, Omar è armato di coltello in bagno, Erika pure è armata. Si scagliano contro la mamma il sangue schizza e macchia i vestiti. Per le grida Gianluca scende le scale, è atterrito poi fugge di sopra. I piedi dei due assassini lasciano tracce sulle scale, c' è sangue pure sul muro. Il segno delle mani che si appoggiano per agevolare la corsa. Gianluca entra nella camera di Erika, riceve le prime coltellate. Scappa, cerca rifugio nel bagno, è la fine. Mentre riempie la vasca, Erika cerca di fargli bere del topicida, poi lo butta nell’acqua e tenta di affogarlo. La furia dei due giovani diventa bestiale. Colpiscono di nuovo, fino a ucciderlo. I due ragazzi tornano al piano terra, cercano di lavare il sangue, ma non ci riescono. Alle 20.50 si dividono: Omar esce dalla porta principale. Erika passa invece dal garage ma prima getta delle bottiglie a terra per simulare la lotta. I suoi piedi lasciano le impronte sul pavimento e anche in questo caso gli esami confermano: sono le tracce lasciate da una persona che non corre, ma cammina.

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