Erika e Omar, l'orrore di Novi Ligure che sconvolse l'Italia: Susanna (43 anni) e Gianluca (12) uccisi con 97 coltellate

Sabato 3 Giugno 2023, 16:27 - Ultimo aggiornamento: 16:47

Erika e Omar, la pista albanese

I carabinieri del comando provinciale di Alessandria e il procuratore capo Carlo Carlesi sono incaricati delle indagini. Gli investigatori ascoltano Erika, è un fiume in piena mentre ricostruisce quei drammatici istanti e il quadro è da subito piuttosto chiaro: si tratta di una rapina finita nel sangue. La ragazzina poi fornisce pure elementi utili sui killer, si tratta sicuramente di stranieri. Forse albanesi. Racconta che intorno alle otto di sera si trovava in casa, nella sua camera, quando due uomini armati di coltelli hanno fatto irruzione. Dice che hanno prima aggredito mamma Susanna e poi suo fratello, Gianluca. Lei è viva per miracolo: scappata dalla porta del garage, ha raggiunto la strada e quindi ha chiamato i soccorsi. Intanto sulla scena del crimine insieme al medico legale arriva anche il capo dei Ris, Luciano Garofano. I due cadaveri vengono trasportati all’obitorio del’ospedale di Novi. E' la mattina del 22 febbraio, durante l'autopsia il medico legale conta 40 coltellate inferte sul corpo della donna e ben 57 sul corpicino del piccolo Gianluca. Una violenza senza precedenti si è scatenata sul ragazzino che non ha avuto scampo. Il paese intero è scosso e scatta la caccia ai colpevoli: tutti credono a Erika, tutti puntano il dito conto gli stranieri ancora senza un volto e senza un nome.

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