Danni dal maltempo
Per quanto riguarda i danni del meteo registrati fra maggio e agosto, lunedì il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza per 12 mesi, assegnando al Veneto 8.330.000 euro (più altri 7.750.000 per il Friuli Venezia Giulia), nell'ambito di una dotazione nazionale che sfiora i 35 milioni. «Presentarsi al Veneto con 8 milioni costituisce una presa in giro, uno strappo insanabile per un territorio che non può, anche questa volta, vedersi costretto a rimboccarsi le maniche e arrangiarsi», attacca il Pd con i segretari regionale Andrea Martella e veneziano Matteo Bellomo, alludendo al fatto che «l'ammontare dei danni al pubblico, alle realtà produttive e alle abitazioni private è di centinaia di milioni di euro soltanto nella Riviera del Brenta» e per questo chiedendosi «cosa ne pensi Zaia».
La risposta arriva direttamente da Palazzo Balbi: si tratta di un acconto. «Stiamo attendendo il vero stanziamento del Governo chiarisce Zaia e spero sia cospicuo perché la stima di danni che abbiamo è di circa 1,2 miliardi. È ovvio che con 8 milioni non possiamo parlare di danni, ma di somme urgenze, cioè di soldi per le spese avute per sgombrare le strade e fare i primi lavori di pulizia. I cittadini hanno bisogno di un ristoro e spero che il Governo lo faccia quanto prima visto e considerato che una tragedia come questa resterà nella storia del Veneto e di molte altre regioni». Concedono i consiglieri regionali dem Jonatan Montanariello, Vanessa Camani e Francesca Zottis: «Ce lo auguriamo pure noi. Ma resta il fatto che il segnale di attenzione che arriva da Roma è pessimo, perché sa di abbandono anche nei confronti del sistema delle imprese venete». Il senatore meloniano Raffaele Speranzon però ribadisce che si tratta di «una prima tranche di aiuti economici».