Treviso. Le donne guadagnano tre euro in meno l'ora: nella Marca aumenta il divario salariale tra lavoratrici e i colleghi uomini

Lunedì 12 Febbraio 2024, 09:55 - Ultimo aggiornamento: 13:22

Solo sulla carta

Sulla carta la parità retributiva c’è già. I contratti collettivi ovviamente prevedono le stesse cifre per tutti i lavoratori. Ma poi questo deve fare i conti con la realtà. «Il problema non sta nelle tabelle retributive. Ma ad esempio in quanto una persona riesce a contrattare singolarmente. E le donne, avendo bisogno di maggiore flessibilità perché purtroppo il lavoro di cura è ancora ad appannaggio solamente femminile, si trovano in una situazione contrattuale molto differente e più debole rispetto agli uomini – fa il punto Rossana Careddu, segretaria della Nidil Cgil di Treviso – il gender pay gap, poi, non è solamente un problema lavorativo. Nel senso che andrà anche a ripercuotersi sulle pensioni, con importi bassi. Insomma, si fa sentire in tutta la vita delle donne». «Serve una sorta di rivoluzione culturale – conclude – se innanzitutto si arrivasse a non dare per scontato che sono le donne a doversi occupare della cura della famiglia, immaginandole di conseguenza più assenti, questo consentirebbe di avere finalmente pari diritti rispetto alla partecipazione nelle aziende».

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