ALL’AVANGUARDIA
«Grazie a “Miniature” si potrà in sostanza ottenere una caratterizzazione completa del campione che viene analizzato con una definizione mai vista prima – spiega Luca Scorrano del Dipartimento di Biologia -. Grazie a una microscopia avanzata chiamata “Microscopia a raggi X”, simile alla Tac comunemente usata in clinica, i ricercatori potranno ispezionare i campioni senza doverli manipolare fino al livello del dettaglio dei singoli componenti della cellula. Questi potranno poi essere visualizzati ancor più accuratamente tramite un set di microscopi avanzatissimi che permettono di visualizzare addirittura le singole proteine e grazie a microscopi elettronici che indagano addirittura la composizione chimica del campione».