Granchio blu, la voce fuori dal coro: «Mangiarlo non è la soluzione e ci sono 1500 posti di lavoro in bilico»

Giovedì 10 Agosto 2023, 11:38 - Ultimo aggiornamento: 21 Agosto, 13:14

CRESCITA SMISURATA

Entra nella discussione anche l'assessora alla pesca, Tania Bertaggia che difende il comparto ittico di Porto Tolle: «Lo stanziamento del Governo è essenziale per fronteggiare i costi sostenuti dal Consorzio Cooperative per la cattura e smaltimento del granchio blu ma la situazione rimane estremamente grave. Infatti, nonostante lo sforzo di pesca messo in atto dai pescatori, la quantità di granchio catturato giornalmente non diminuisce e nel contempo continua la predazione dei molluschi presenti in laguna».

Attualmente sono conferiti ai mercati ittici di Scardovari e Pila un centinaio di quintali di granchi al giorno. Un fatto grave come evidenzia l'amministratrice: «La raccolta delle vongole e degli altri molluschi nei mesi a venire è compromessa con importanti ricadute a livello economico su tutto il settore e sull'economia locale». Bertaggia quindi spiega perché mangiarlo non è una risposta valida: «In questa situazione emergenziale trovo sia riduttivo invitare i consumatori a mangiare il granchio. La pezzatura richiesta dal mercato è quella medio grande, per cui non è ipotizzabile attendere che raggiunga le dimensioni richieste per la commercializzazione dato che deve essere pescato prima che distrugga le lagune».

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